Nella giornata di ieri il presidente del consiglio Renzi ha lanciato su Facebook l’idea di estendere il bonus riservato attualmente ai lavoratori che percepiscono meno di 1.500€ al mese, dando 80 euro pensionati ai titolari delle pensioni minime.
Bonus pensionati: i sindacati sono scettici
La proposta del bonus 80 euro pensionati non è certo passata sotto silenzio e ha incontrato lo scetticismo iniziale delle sigle sindacali. Dal leader della Uil Barbagallo sono arrivate considerazioni relative alla necessità di lavorare per rendere il bonus strutturale, il che implica il fatto d’impegnarsi a capire quali trattamenti sono pensioni sociali e quali pensioni contributive.
80 euro pensionati 2016: i commenti di Giuliano Poletti
L’idea di estendere il bonus riservato ai lavoratori e di istituire 80 euro pensionati per i titolari di trattamento minimo è stata accolta da commenti positivi da parte del titolare del dicastero del lavoro Giuliano Poletti, che ha sottolineato l’importanza di garantire una compatibilità con i conti statali.
Parlando ai microfoni di Radio24, Poletti ha ricordato che l’idea di estendere il bonus mensile anche ai titolari di trattamenti pensionistici fa parte del disegno istituzionale da quando, ormai più di due anni fa, si è iniziato a parlare di 80 euro al mese nella busta paga di alcuni lavoratori dipendenti.
Sempre durante l’intervista a Radio24, Giuliano Poletti ha sottolineato l’importanza di considerare il tema dell’adeguamento delle pensioni minime come un argomento di discussione della prossima legge di stabilità.
80 euro pensionati minimi: l’opinione di Nannicini
I commenti all’idea 80 euro pensionati minimi non potevano che essere numerosi e tra questi è possibile ricordare anche quello del sottosegretario Tommaso Nannicini, che si è epresso in merito nel corso della trasmissione televisiva Omnibus.
Secondo Nannicini, la possibilità di dare 80 euro al mese ai titolari di pensione minima è un tema da approfondire. Il sottosegretario all’esecutivo ha ricordato che non si tratta di una riforma delle pensioni, ma di una misura di sostegno che sarà comunque concretizzata entro la fine della legislatura.
Pensioni: la priorità è una visione d’insieme
Interrogato sui tempi possibili di 80 euro pensionati, Nannicini ha affermato che è difficile prevederli in maniera precisa e che, in ogni caso, la misura in questione non rappresenta una priorità dal momento che è necessaria una visione d’insieme.
Una voce contro è invece quella di Enrico Zanetti, numero due del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ritiene il nodo dell’adeguamento delle pensioni minime una priorità da affrontare.
Concludiamo ricordando che l’operazione in questione riguarderebbe circa due milioni di persone (dati del casellario Inps 2014), che attualmente percepiscono un reddito da pensione inferiore ai 500€ mensili.
Per i costi complessivi si parla invece di più di due miliardi di euro all’anno.