La Legge di Bilancio 2017 è stata approvata e con essa il pacchetto previdenziale, che prevede l’anticipo pensione APE. Si tratta della concretizzazione della flessibilità in uscita.
APE: informazioni tecniche
Cos’è l’anticipo pensione APE? A livello concreto si tratta di uno strumento nato per consentire a chi ha almeno 63 anni di andare in pensione prima grazie a un prestito ventennale contratto con un istituto di credito convenzionato con l’Ente.
L’APE, che porta a concretizzazione la flessibilità in uscita, richiesta da più fronti per diverso tempo, entrerebbe in vigore inizialmente come misura sperimentale, coinvolgendo i nati tra il 1951 e il 1954 in prima istanza. Da ricordare è che la formula di rimborso prevede delle decurtazioni mensili praticate sull’assegno pensionistico.
Prestito pensionistico: l’APE social
I contenuti del previdenziale prevedono diverse tipologie di anticipo pensione APE. Una di queste è l’APE social. Di cosa si tratta? Di una misura pensata per le classi di reddito più basse, che possono così usufruire di un reddito il cui ammontare varia sulla base di quello della pensione maturata al momento della fine dell’attività lavorativa.
L’APE social non è pagato dalle banche ma è totalmente a carico dello Stato. Questo significa che all’utente finale non spetta alcun obbligo di rimborso. L’APE agevolato è pensato in particolare per quattro categorie, in primis per i disoccupati di lungo corso.
Rientrano tra i beneficiari di questa tipologia di flessibilità in uscita anche coloro i quali svolgono mansioni usuranti, gli invalidi oltre il 74% e i care givers che hanno a carico un parente stretto gravemente disabile.
Anticipo pensionistico 2017: cosa possono fare i datori di lavoro?
Quando si parla di anticipo pensione APE è utile ricordare che il testo della Legge prevede un ruolo anche per i datori di lavoro. Essi possono, in presenza di specifici accordi collettivi, versare al dipendente una contribuzione correlata a quella obbligatoria.
In questo modo è possibile aiutarlo a pagare l’APE volontario una volta raggiunti i requisiti anagrafici per richiedere l’accesso alla flessibilità in uscita.
Anticipo della pensione vs proposta Damiano: le principali differenze
L’anticipo pensione APE, come già ricordato, arriva dopo diversi anni di discussione in merito alla flessibilità in uscita. In questo lasso di tempo è stato possibile vedere altre proposte dedicate a questo tema e una di queste è stata depositata come disegno di legge a firma di Damiano e Baretta.
La misura in questione si differenzia dall’APE prima di tutto perché consente di richiedere l’accesso alla flessibilità in uscita già a 62, ossia quattro anni prima rispetto alla maturazione dei requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia sulla base delle regole previste dalla Legge Fornero.
Fondamentale è anche fare un cenno al capitolo delle penalizzazioni, che si limiterebbero all’8%.