APE aziendale: ecco perché sarà conveniente per le imprese

Tra pochi mesi sarà possibile richiedere l’accesso all’APE aziendale. Questa misura, inclusa nel nuovo pacchetto previdenziale, permette alle imprese di finanziare parte dell’anticipo pensionistico ai dipendenti. Si tratta di una strada percorribile solo dai datori di lavoro del settore privato. Sono infatti escluse le amministrazioni pubbliche.

APE per le aziende: come funziona

Entriamo nel vivo del funzionamento dell’APE aziendale specificando che le aziende del settore privato, dal 1° maggio 2017, potranno versare all’INPS un contributo minimo annuale. Il suddetto deve essere pari allo stipendio percepito dal dipendente prima della richiesta di pensionamento.

In questo modo il lavoratore, quando inizia a percepire il trattamento, si troverà con un assegno più sostanzioso e con un aiuto nella copertura del finanziamento ventennale.

Esempio di anticipo pensionistico aziendale

Per vedere nel dettaglio come funziona l’APE aziendale e perché è vantaggioso per le aziende facciamo un esempio specifico. Ipotizziamo il caso di un dipendente che guadagna 30.000€ e che richiede l’APE per uscire tre anni prima del previsto dal mondo del lavoro.

In questo caso il datore di lavoro deve pagare un contributo minimo di 29.700€. La somma in questione viene accreditata sul conto assicurativo dell’aspirante pensionato. La cifra consente di apprezzare un aumento del montante contributivo.

L’ammontare totale deve essere versato dall’Inps entro un mese dall’erogazione del primo anticipo pensionistico.

La rivalutazione viene effettuata annualmente al tasso di capitalizzazione e in linea con quanto previsto dalla Legge Dini.

Sanzioni APE aziende: cosa succede al datore di lavoro che non rispetta le regole

Al datore di lavoro che non rispetta i tempi di versamento dei contributi per l’APE aziendale viene comminata una sanzione.

Fondamentale è ricordare che, in seguito ad accordi tra le parti, si può richiedere il versamento di una cifra più alta rispetto a quella sopra ricordata. L’obiettivo primario in questi casi è quello di cancellare totalmente il peso della rata del finanziamento ventennale.

APE o isopensione: cosa conviene di più

L’introduzione dell’APE aziendale non toccherà l’isopensione, ossia l’assegno di accompagnamento previsto dalla legge 92/2012 per le aziende private con più di 15 dipendenti. Lo strumento in questione è però più costoso per le imprese.

Le suddette sono infatti obbligate a versare sia gli oneri contributivi, sia l’assegno di esodo. Con l’APE il secondo onere è a carico del lavoratore. A conti fatti l’anticipo pensionistico è una soluzione da prendere in seria considerazione anche perché accessibile a un maggior numero di realtà.

Da sottolineare è anche il fatto che la sua applicazione non necessita del raggiungimento di accordi sindacali, non sempre semplici da concretizzare.

Condizione necessaria e sufficiente è unicamente il consenso del lavoratore. Una volta che questo è formalizzato l’azienda può cominciare a versare i contributi aggiuntivi.

 

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