Assegno di maternità 2015 comune: quanto spetta e a chi
L'assegno di maternità dedicato alle madri non lavoratrici si adegua all'incremento annuale dell'indice Istat per i prezzi al consumo riferito alle famiglie di operai ed impiegati. Per il 2015 l’aumento è dello 0,2%, lo precisa la circolare 64/2015 dell’Inps, che informa che per l'anno corrente l'assegno sarà complessivamente di 1694,45 euro.
Per ottenere il beneficio è necessario innanzitutto rispettare il requisito reddituale previsto. Le mamme richiedenti devono, infatti, avere un Isee non superiore ai 16954,95 euro. La richiedente può essere cittadina italiana, comunitaria o extracomunitaria e deve risiedere nel comune in cui presenta domanda. In quest’ultimo caso però è necessario avere un permesso di soggiorno CE per soggiorni di lungo periodo.
Assegno di maternità 2015 importo: chi può ottenere l’indennità ridotta
È bene precisare che assegno di maternità 2015 è accessibile anche per le adozioni. La domanda deve essere presentata entro 6 mesi dalla nascita del bimbo o dell'affidamento preadottivo. L’assegno spetta anche alle madri lavoratrici che non hanno diritto all’indennità di maternità erogata dall’Inps e a quelle che, durante il periodo di maternità, non ricevono alcuna retribuzione dal datore di lavoro.
Le madri che invece ricevono un’indennità di maternità Inps con un importo complessivo inferiore a quella erogata dal Comune, possono richiedere anche quest’ultima misura. In tal caso però l’assegno sarà erogato in misura ridotta, ossia con un importo corrispondente alla differenza tra le due indennità.
Possono richiedere l’indennità ridotta anche le madri lavoratrici che ricevono una retribuzione dal datore di lavoro, per un importo inferiore a quello dell’assegno. Anche in questo caso l’importo dell’assegno sarà pari alla quota differenziale tra i due contributi.
Come richiedere l’assegno di maternità 2015
La domanda deve essere presentata al comune di residenza utilizzando gli appositi modelli. In caso l’ente non disponesse degli stampanti, è possibile scaricare dalla rete dei modelli generici. La richiesta prevede un’autocertificazione, quindi bisognerà allegare al modello di domanda un documento in cui la madre dichiara, sotto la propria responsabilità, di avere i requisiti previsti per legge per ottenere l'assegno.
L'importo dell’indennità viene erogato in un’unica soluzione attraverso un versamento su conto corrente o altro rapporto bancario provvisto di codice Iban. Nonostante la domanda venga presentata al proprio Comune di residenza, l’assegno viene pagato dall'Inps. l’erogazione della somma avviene non appena l’ente ha ricevuto tutta la documentazione dal Comune.
Ricordiamo infine che il benefit è pari a 16954,95 euro per ogni figlio, in caso di parto gemellare quindi il contributo viene raddoppiato.