Il tema blocco pensioni è tornato recentemente al centro dell'attenzione per via della sentenza della Consulta che ha bocciato e dichiarato incostituzionale il blocco della perequazione delle pensioni negli anni 2012/2013, che ha interessato gli assegni superiori al triplo del minimo Inps, ossia quelli dai 1.443€ in su (si tratta dell'articolo 24 della Riforma Fornero). Ecco cosa succederà dopo questo pronunciamento.
Rivalutazione pensioni: gli effetti sulle casse dello Stato
La bocciatura del blocco pensioni tre volte superiori alla minima Inps negli anni 2012/2013 avrà effetti soprattutto sulle casse dello Stato. Quali sono le soluzioni messe in campo dal Governo? Rivalutare gli importi considerando un livello più alto rispetto a quanto fatto nel 2011, ossia un ammontare cinque volte superiore al minimo Inps, con l'obiettivo di riuscire a diminuire la cifra da restituire per gli anni interessati dall'articolo della Riforma.
Il blocco della rivalutazione delle pensioni per gli anni 2012/2013 ha permesso di risparmiare una cifra complessiva pari a 8,2 miliardi di euro.
Perequazione pensioni: quanti cittadini devono essere risarciti?
Non è ancora conosciuto esattamente il numero di cittadini che dopo la sentenza dovranno essere risarciti dallo Stato. Per fare un conto approssimativo degli effetti del blocco pensioni su un trattamento di 1.500€ lordi al mese si può parlare di una decurtazione di circa 60€ mensili considerando i tassi d'inflazione degli anni 2012/2013.
Tale quadro implica un risarcimento di circa 1.500€. La cifra complessiva da restituire si avvicina ai sei milioni di euro.
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