Quando Versare i Contributi Volontari per Pensione Anticipata 2017?

Contributi volontari per pensione anticipata: quando versarli?

La legge italiana prevede che i lavoratori che hanno cessato un rapporto lavorativo o hanno interrotto la loro attività, possono proseguire nel versamento dei contributi volontari per pensione anticipata.

In questo modo potrebbero raggiungere i requisiti minimi per garantirsi la pensione oppure per incrementare quella che spetta di diritto.

Si tratta di un versamento volontario degli oneri contributivi che tutti i lavoratori possono effettuare per non perdere il diritto alla pensione o per aumentare quella calcolata su base reddituale.

Quali sono i vantaggi per il versamento volontario dei contributi?

Secondo la legislazione italiana, in base al DPR 1432/1971, i contributi volontari per pensione anticipata sono del tutto parificati con quelli obbligatori.

Quindi concorrono in egual misura al raggiungimento dei requisiti minimi per l'ottenimento del diritto alla prestazione pensionistica per anzianità contributiva.

I versamenti volontari contribuiscono anche alla determinazione del valore della pensione, aumentando quella che spetterebbe di diritto con i contributi obbligatori.

I contributi volontari, quindi, possono essere sfruttati per raggiungere la pensione anticipata, entrando nel computo dei versamenti per il raggiungimento dei 42 anni e 10 mesi di contributi.

Ma anche per il raggiungimento della pensione di anzianità, per la quale sono sufficienti 20 anni di contributi versati.

L'unico limite che viene posto nell'utilizzo dei versamenti volontari riguarda i lavoratori che al 31 dicembre 1995 non avevano maturato nessuna anzianità contributiva.

In questo caso i contributi volontari non possono essere utilizzati per incrementare il computo dei contributi validi per il raggiungimento della pensione anticipata.

Contributi volontari per pensione anticipata: i vantaggi fiscali

Oltre ai vantaggi pratici del versamento dei contributi volontari per pensione anticipata, vi sono anche dei vantaggi fiscali non indifferenti da questo punto di vista, giacché questi contributi sono deducibili dal reddito complessivo.

Secondo la legge, infatti, il lavoratore può detrarre l'intero ammontare dei contributi volontari versati in ogni singolo anno, anche se questi sono stati versati per uno qualsiasi dei componenti del nucleo familiare.

Inoltre, in alcuni casi i contributi volontari possono fungere da scudo contro le manovre pensionistiche considerate peggiorative, perché proteggono il lavoratore e lo escludono dagli ultimi interventi, considerando per lui l'ordinamento pensionistico precedente.

Quali sono i requisiti per usufruire dei contributi pensionistici volontari?

Come detto prima, i lavoratori che al 31 dicembre 1995 non avevano maturato anzianità contributiva non possono utilizzare i contributi volontari per la pensione anticipata.

Inoltre, è necessario aver maturato almeno 5 anni di contributi obbligatori, non necessariamente continuativi, dei quali 3 devono essere stati maturati nei 5 anni precedenti all'inoltro della domanda di accettazione.

Come si calcolano i contributi pensionistici volontari?

Il calcolo dei contributi volontari per pensione anticipata non è semplice e si consiglia di rivolgersi a un ufficio CAF o similare sul territorio.

In linea di massima, si può calcolare moltiplicando l'aliquota imposta dalla legge per i versamenti obbligatori per la retribuzione imponibile settimanale prevista dal contratto.

Come riferimento devono essere prese le retribuzioni del contribuente relative all'anno precedente rispetto a quello in cui è stata inoltrata la domanda di accesso al programma di contribuzione pensionistica volontaria.

 

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