La flessibilità pensioni è al centro delle discussioni previdenziali ormai da anni. Per vedere novità importanti bisognerà aspettare il 2017 e il testo ufficiale della Legge di Stabilità. Per ora di sicuro c’è solo l’introduzione dell’APE (acronimo di anticipo pensionistico).
Secondo diversi fonti, la dotazione finanziaria per il pacchetto pensioni che arriverà nei prossimi mesi sarà di circa 1,5 miliardi di euro.
Caratteristiche dell’APE: ecco cosa sapere
La flessibilità pensioni vedrà nell’APE lo strumento principale di concretizzazione. In studio da parte del Governo da diversi mesi, l’anticipo pensionistico permetterà ai nati tra il 1951 e il 1953 di andare in pensione 3 anni e 7 mesi prima rispetto alla maturazione dei requisiti per la pensione di anzianità.
L’anticipo avrà però un costo per il lavoratore, che andrà incontro a un prestito della durata di 20 anni, erogato da realtà creditizie convenzionate con l’INPS. La restituzione avverrà tramite decurtazioni sull’assegno mensile, annullate da detrazioni mirate per i pensionati meno abbienti.
Nel corso degli incontri con i sindacati a settembre, il Governo ha l’obiettivo di presentare un piano ulteriormente perfezionato.
Riforma delle pensioni: non solo APE
Le novità del pacchetto pensioni non riguarderanno solo l’APE. Di certo non c’è nulla ma, oltre che di flessibilità in uscita, si parla da tempo anche di misure finalizzate alla gratuità della ricongiunzione dei contributi.
In questo modo si permetterà a chi ha versato i contributi a diverse gestioni di avere un unico punto di riferimento per la ricezione del trattamento pensionistico.
Tra i progetti in studio per il pacchetto pensioni c’è anche l’estensione della quattordicesima, che per ora riguarda solo i pensionati con redditi inferiori ai 10.000€.
Il Governo sta valutando anche la possibilità di alzare la no tax area, che per ora riguarda solo i pensionati under 75 che guadagnano fino a 7.750€ annui. Misure in merito sono già state prese in passato con il varo della Legge di Stabilità 2016, che ha previsto lo stanziamento complessivo di 146 miliardi di euro.
Novità pensioni: ecco cosa dicono i sindacati
L’introduzione di un sistema di flessibilità pensioni efficiente è auspicato da tempo e da più parti. Cosa dicono in merito le sigle sindacali? Per capirlo è sufficiente chiamare in causa una recente nota di Domenico Proietti, segretario confederale UIL.
Proietti nel suddetto documento utilizza parole positive per il lavoro che è stato svolto fino ad oggi da esecutivo ed esponenti delle sigle sindacali.
Pensioni 2017: le richieste dei sindacati
Come appena ricordato, i sindacati si sono espressi con pareri generalmente positivi per quanto riguarda il pacchetto pensioni. Nella nota di Proietti si legge però anche la necessità di affrontare altre questioni, che vanno dall’ampliamento della platea dei lavori usuranti, fino all’introduzione della Quota 41 e della ricongiunzione gratuita dei contributi.