Queste settimane finali di agosto sono decisive per le discussioni sulla legge di stabilità, che potrebbe portare in primo piano delle novità importanti per le pensioni e non solo.
Il vice ministro dell’Economia Enrico Zanetti ha però ridimensionato con alcune dichiarazioni le richieste dei sindacati e le aspettative di chi attende cambiamenti drastici in ambito previdenziale.
Enrico Zanetti: pensioni per tutti e tagli delle tasse sono promesse a mondo delle favole
Il vice ministro dell’Economia Enrico Zanetti, in un intervento sul social network Facebook, ha parlato delle misure della legge di stabilità affermando che parlare di aumenti di stipendio per gli statali – una delle richieste dei sindacati – tasse più basse e pensioni per tutti significa fare promesse da “mondo delle favole”.
Per il vice di Padoan, in un momento caratterizzato da un rallentamento della crescita, è bene parlare meno di misure redistributive sulle pensioni e più di misure fiscali realizzate a favore d’investimenti e lavoro.
Zanetti intervista: le pensioni non devono essere una priorità
Sempre parlando di legge di stabilità e di novità per l’anno prossimo, Enrico Zanetti ha dichiarato nel corso di un’intervista al quotidiano La Stampa che, a suo dire, le pensioni non devono essere considerate una priorità per l’esecutivo.
Secondo le sue proiezioni, prima di misure di questo genere sarebbe opportuno vararne altre dedicate alla crescita, evitando per esempio un effetto grave sui consumi come l’aumento dell’IVA.
Nella suddetta intervista Zanetti ha parlato anche della necessità di mettere in campo misure di protezione sociale per chi non ha più lavoro e non percepisce alcun trattamento pensionistico.
Legge Stabilità: il Governo chiede flessibilità alla Commissione Europea
Ovviamente si parla anche di risorse e degli effetti che la Legge di stabilità potrà avere sui rapporti con la Commissione Europea.
Al suddetto organismo l’esecutivo sarebbe infatti pronto a chiedere 10 miliardi di euro di flessibilità. Secondo i dati pubblicati dal quotidiano Repubblica, questa sarebbe la cifra della quale si discute nei corridoi di Palazzo Chigi e tra i ministri del Governo Renzi.
Stabilità 2017: il negoziato potrebbe essere difficile
Il negoziato per la flessibilità delle risorse per la legge di stabilità potrebbe essere difficoltoso. Spetterà a Matteo Renzi e al ministro dell’economia Padoan discutere con il Presidente della CE Jean Claude Juncker. Ovviamente sarà cruciale in tutto questo l’opinione della cancelliera tedesca Angela Merkel.
L’obiettivo dell’Italia, come ribadito da più parti, è quello di superare la firma dell’accordo stipulato in sede Econfin lo scorso anno, che prevede la possibilità di ricorrere alla flessibilità per la Legge di Stabilità per un unico anno.
I dati di ferragosto sulla crescita zero parlano chiaro: Roma ha bisogno di fondi e la richiesta di flessibilità alla Commissione Europea è la strada migliore al proposito, anche se si tratta comunque di un contesto da legare a circostanze straordinarie.