Pensioni precoci: una necessità
Secondo alcuni la Riforma Fornero delle pensioni ha salvato l’Italia dal sicuro fallimento. Una verità che, sebbene indimostrabile, ha fin dall’inizio assunto i contorni della verosimiglianza. Ciò non toglie, però, che abbia posto in essere degli spiacevoli effetti collaterali.
Questi non riguardano solo gli esodati, che occupano stabilmente le pagine dei giornali, ma anche una precisa categoria di lavoratori che rischiano l’indigenza a causa della stretta sui criteri per l’accesso al trattamento pensionistico decisi dall’allora ministro: i lavoratori precoci, ossia coloro che hanno iniziato a lavorare a un’età inferiore ai 20 anni e che, in alcuni casi, si ritrovano ad aver superato i 41 anni di contributi ma a non aver raggiunto i requisiti anagrafici per il pensionamento.
La questione dei lavoratori precoci è uno dei tanti nodi da sciogliere in fatto di pensioni. Un nodo che è stato praticamente ignorato negli anni scorsi, quando le richieste di bilancio erano molto più pressanti di adesso, ma che sono tornati in auge proprio in virtù di una congiuntura economia positiva.
Il succo della questione è il seguente: sono emersi margini di azione e quindi perché non sfruttarli?
News pensioni precoci e Legge di Stabilità 2016
Una domanda sacrosanta ma che, per adesso, ha lasciato indifferente o quasi il governo. Nella Legge di Stabilità 2016, infatti, le news pensioni precoci latitano, come in genere gli interventi sulla questione previdenziale. Il rischio è che si rimandino tutte le decisioni all’anno prossimo.
In questo panorama – compromesso dall’immobilismo dell’esecutivo – enti ed associazioni stanno cercando di dire la loro e spronare il legislatore.
Tra questi spicca Tito Boeri, numero uno dell’INPS, che è autore di una proposta molto forte sia in termini simbolici che meramente economici: un reddito di cittadinanza a tutti coloro che, superati i 55 anni, si trovano senza lavoro e senza pensione. Tra i beneficiari di questa iniziativa ci sarebbero anche i lavoratori precoci. Il Governo, a quanto pare, si è però rivelato parecchio scettico.
Notizie pensioni precoci: le riforme sul tavolo
Le news pensioni precoci più recenti parlano però di una certa frenesia da parte del mondo politico e sindacale, che comunque non ha fatto mancare le proposte.
Tra queste spicca quella di Cesare Damiano, presidente di commissione, il quale ha proposto la pensione anticipata a tutti i precoci con 41 anni di contributo, senza se e senza ma, e quindi anche senza penalizzazioni.
Ancora Boeri, poco tempo fa, ha proposto l’accesso alla pensione a 63 anni e 7 mesi. Qualcuno, poi, aveva suggerito la staffetta generazionale giovani-anziani. Quest’ultimi, però, non accederebbero alla pensione nell’immediato, ma godrebbero di un prestito “pensionistico” a condizioni più che agevolate.