Pensione anticipata per lavori usuranti: le novità del 2017

Pensione anticipata per lavori usuranti: gli italiani vivono con l'ansia

La congiuntura economica del periodo, caratterizzato da una crisi di quasi tutti i comparti, ha portato a una importante flessione del mercato del lavoro. Si è creata una nuova categoria di persone disoccupate. Si tratta di chi si trova in una fascia di età superiore ai 45 anni e si è visto interrompere il versamento delle quote previdenziali perché ha perso il lavoro.

E’ inoltre presente una quota elevata di precari che hanno un estratto conto previdenziale denso di periodi vuoti. La sensazione diffusa è quella di non poter conservare un tenore di vita adeguato, una volta raggiunta un’età nella quale si è socialmente più vulnerabili, e non solo per la salute.

Pensione anticipata per lavori usuranti: a chi si rivolge

I lavoratori dipendenti sia del comparto privato che di quello pubblico, possono beneficiare della pensione anticipata per lavori usuranti se hanno svolto mansioni pesanti. Quindi a una determinata categoria di persone è rivolto un trattamento di favore per andare in pensione.

L’ultima legge di bilancio ha previsto, per il 2017, che la pensione anticipata per lavori usuranti sarà disponibile per soggetti con un’età anagrafica di 61 anni e 7 mesi. Inoltre dovranno avere  un'anzianità previdenziale minima pari a 35 anni.
La normativa di riferimento per l’individuazione dei soggetti destinatari del provvedimento è il Decreto Legislativo 67/2011.

Fanno parte di questa categoria coloro che svolgono lavori in condizioni di alta temperatura, in cava, miniera ed altri spazi confinati, oltre agli addetti alla rimozione dell’amianto. Inoltre anche i lavoratori notturni, gli operai in catena e gli autisti di mezzi con più di 9 posti adibiti a servizio pubblico.

Le norme per la pensione anticipata per lavori usuranti sono complesse: serve assistenza

Per capire come richiedere la pensione anticipata per lavori usuranti e in quale categoria rientra la nostra attività lavorativa, specie se negli anni si sono susseguite mansioni diverse presso più di un datore di lavoro, è necessario chiedere all’INPS delucidazioni in merito alla propria posizione.

Per chi non avesse la possibilità di recarsi direttamente presso l’Istituto di Previdenza, è possibile rivolgersi anche ad un patronato.
Saranno gli esperti in materia di lavoro a inquadrare la nostra situazione e a gestire la procedura nel miglior modo possibile. Il più delle volte gratuitamente o semplicemente aderendo alla sigla a cui fa capo il patronato.
I dipendenti pubblici possono rivolgersi anche alle proprie amministrazioni di competenza.

Tali problematiche sussisto poichè la normativa in tema di lavoro usurante è particolarmente complessa. Soprattutto per quanto riguarda il lavoro notturno. Quindi  non è agevole da parte del privato cittadino giungere ad una conclusione da solo.

 

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