Pensione anticipata per medici: cos’è cambiato con la Legge Fornero?
Nell’autunno del 2012 l’Enpam ha varato un nuovo regolamento in linea con la riforma delle pensioni (Legge Fornero). Il regolamento, approvato dal Ministero del Lavoro e dell’Economia, e ormai in vigore dal gennaio del 2013, ha modificato i requisiti necessari per l’accesso alla pensione e inserito il meccanismo “pro rata” per il calco dell’assegno. Vediamo nel dettaglio quali sono i nuovi requisiti per l’accesso alla pensione.
Pensione di vecchiaia e pensione anticipata per medici: i requisiti per le pensioni dal 2014 in poi
Per accedere alla pensione di vecchiaia nel 2014 i medici devono aver compiuto 66 anni, mentre nel 2015 il requisito si alzerà a 66 anni e 6 mesi. Saranno necessari invece 67 anni nel 2016 e 68 dal 2018 in poi. Per incentivare i medici a non andare in pensione l’Enpam ha istituito un premio per tutti coloro che raggiunta l’età pensionabile rimanderanno il pensionamento: i contributi versati dopo il compimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia valgono il 20% in più.
Per accedere alla pensione anticipata nel 2014 è invece necessario aver compiuto 60 anni, requisito che crescerà di sei mesi ogni anno fino al 2018, quando toccherà la soglia di 62 anni. Oltre al raggiungimento del requisito anagrafico, per accedere alla pensione anticipata un medico deve aver maturato 35 anni di anzianità contributiva e 30 anni di anzianità di laurea.
Nel caso in cui un medico non abbia raggiunto l’età minima prevista, può andare in pensione con 42 anni di contributi e 30 anni di anzianità di laurea. In ogni caso l’accesso al pensionamento anticipato comporta una riduzione dell’assegno rispetto alla pensione ordinaria.