Pensione donne privato: i nuovi requisiti 2016

Con l’inizio del 2016 sono cambiati i requisiti anagrafici per l’accesso al trattamento pensionistico. Queste novità riguardano anche l’ambito pensione donne privato.

Pensione donne privato 2016: le principali novità

L’arrivo del 2016, come ricordato, ha portato diverse novità in ambito previdenziale. In questo novero è possibile ricordare in primo luogo la revisione dei coefficienti di trasformazione relativi al montante contributivo, ma anche i nuovi requisiti anagrafici legati all’aumento dell’aspettativa di vita Istat.

I cambiamenti relativi a quest’ultimo punto coinvolgono anche la pensione donne privato. Le lavoratrici impiegate nel settore privato potranno infatti andare in pensione di vecchiaia a partire dai 65 anni e 7 mesi.

Il nuovo adeguamento all’aspettativa di vita Istat scatterà nel 2019. Importante è ricordare che nel 2018 la situazione previdenziale delle lavoratrici di sesso femminile subirà ulteriori modifiche, dal momento che le donne andranno in pensione alla stessa età degli uomini ossia al compimento dei 66 anni e 7 mesi.

Pensione donne 2016: il quadro generale

Il quadro previdenziale riguardante le lavoratrici di sesso femminile non riguarda solo l’ambito pensioni donne privato, ma anche la situazione delle lavoratrici autonome, che possono usufruire del trattamento di vecchiaia a partire dai 66 anni e 1 mese di età.

In base a quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2016, le lavoratrici dipendenti che entro il 31 dicembre 2015 hanno maturato il requisito anagrafico dei 57 anni e 3 mesi - un anno in più se autonomo - e almeno 35 anni di contributi possono andare in pensione, a patto che accettino il calcolo dell’assegno con il metodo contributivo.

Per accedere al trattamento pensionistico con l’opzione donna le lavoratrici dipendenti dovranno attendere il periodo previsto dalla finestra mobile, che corrisponde a un anno.

Pensione donne privato 65 anni: la situazione delle lavoratrici nate nel 1953

Il quadro appena delineato è molto chiaro e porta senza difficoltà a capire che le lavoratrici nate nel 1953 si trovano in una posizione particolarmente svantaggiata per quanto riguarda pensione donne privato.

Per quale motivo? Perché dovranno aspettare il 2020 per accedere alla pensione di vecchiaia, proprio per via degli adeguamenti all’aspettativa di vita Istat.

Le lavoratrici nate nel 1952 potranno invece usufruire dei vantaggi di una particolare eccezione, che consente di accedere al trattamento di vecchiaia a fronte della maturazione di 20 anni di contributi e del raggiungimento del requisito anagrafico dei 64 anni (più l’aspettativa di vita).

Pensioni 2016: i coefficienti di trasformazione

Come già ricordato, le novità del 2016 in ambito previdenziale non riguardano solo pensioni donne privato, ma anche i nuovi coefficienti di trasformazione del montante contributivo.

Cosa implica questo a livello concreto? Che la quota contributiva dell’importo pensionistico - a parità di età di accesso al trattamento - risulta più bassa in quanto moltiplicata per un coefficiente quantitativamente inferiore.

 

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