Grazie alla pensione integrativa è possibile accantonare mensilmente una somma valida come rendita vitalizia, che si somma a quella prevista dalla legge. Una soluzioni indicata soprattutto per i lavoratori più giovani, che andranno in pensione a condizioni economicamente piuttosto sfavorevoli, tali da mettere in discussione il proprio tenore di vita. Vediamo quindi quali sono le potenzialità della pensione integrativa.
Previdenza integrativa: la sottoscrizione della polizza
Quando si decide di cominciare ad accumulare la pensione integrativa si stipula un contratto di polizza, al termine del quale, se ancora in vita, il soggetto beneficiario riceve una determinata somma di denaro che può utilizzare liberamente. I rendimenti della pensione integrativa sono tassati?
La risposta è affermativa, e la pressione fiscale in questo caso è pari a un’aliquota dell’11%. Che agevolazioni fiscali prevede la sottoscrizione di una pensione integrativa?
Pensione integrativa conviene: si può scaricare dalle tasse?
La pensione integrativa si può scaricare dalle tasse? Nel caso della previdenza complementare a quella obbligatoria si parla di deducibilità, per la precisione di una somma massima di 5164,57 € annui. La pensione integrativa è detraibile dal’Irpef? Anche in questo caso la risposta è affermativa, e si parla di un’agevolazione fiscale pari al 19% del totale annuo versato.
Quando si inizia un percorso di previdenza complementare è possibile optare per i fondi pensione, che possono essere aperti, chiusi o PIP (piani individuali pensionistici, vere e proprie assicurazioni sulla vita).
I fondi pensione aperti sono gestiti da società finanziarie private o da banche, mentre quelli chiusi si muovono attorno ad accordi tra sigle sindacali e gruppi imprenditoriali.