Pensioni scuola: arrivano le indicazioni dell’Inps per inviare le domande
L’Inps ha pubblicato le istruzioni per attivare la procedura di trasmissione dei dati per i pensionamenti a partire da settembre 2015. Tali istruzioni, contenute nel messaggio 4162, riguardano le cessazioni di servizio del comparto scuola in vigore dal primo settembre e i relativi trattamenti di quiescenza.
Pensione scuola come presentare la domanda? La richiesta di pensionamento può essere inoltrata dal diretto interessato, utilizzando i servizi telematici attivi sul portale ufficiale dell’Inps a cui gli utenti possono accedere utilizzando il proprio codice Pin Inps. Chi non è in possesso del Pin può richiederlo online tramite la procedura guidata attiva sul portale, oppure presso una delle sedi dell’Istituto.
Come inviare la domanda pensione scuola
In alternativa, gli aventi diritto possono presentare domanda di pensione scuola presso i patronati convenzionati con l’Inps. È possibile anche avviare la pratica telefonicamente, rivolgendosi al Contact Center dell’ente previdenziale, chiamando il numero verde 803164 per le chiamate rete fissa oppure lo 06164164 per quelle da rete mobile (a pagamento).
In ogni caso l’interessato dovrà comunicare all’Inps i dati necessari alla liquidazione e al pagamento del trattamento pensionistico. È bene precisare che le istruzioni riguardano non solo i docenti, ma anche il personale ATA e gli insegnanti tecnico-pratici provenienti da enti locali.
Per il personale del comparto scuola che cesserà il servizio a partire dal primo settembre 2015, i dati saranno trasmessi, in concomitanza ai relativi prospetti cartacei, tramite flussi informatici direttamente dagli Uffici scolastici provinciali di competenza. L’inoltro avverrà nel rispetto delle seguenti scadenze:
- 7 maggio
- 21 maggio
- 4 giugno
- 18 giugno
- 2 luglio
Pensioni scuola: a chi spetta l’elaborazione delle pratiche
Nel flusso saranno inseriti, oltre all’anzianità contribuiva, anche i dati relativi al personale in pensionamento che nel corso dell’attività lavorativa ha trasformato il rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale, ai sensi del Dm numero 331/1997.
In questo caso però, l’elaborazione dei dati nel sistema Inps sarà possibile solo dopo la ricezione del documento cartaceo riportante l’indicazione della percentuale di part-time da applicare. Precisiamo che lo sviluppo delle pratiche è comunque di competenza della sede provinciale Inps di riferimento per l’ultima sede di lavoro, ovvero quella in cui si trova la scuola in cui presta servizio il pensionando.
Per consentire di individuare facilmente l’ultimo istituto scolastico di appartenenza dei soggetti prossimi alla pensione, il MIUR ha invitato tutte le scuole a trasmettere in modo corretto i dati richiesti, agevolando così il lavoro dell’Inps.