Cosa sono le pensioni con il contributivo? Trattamenti pensionistici calcolati sulla base dei contributi versati dai lavoratori nel corso della carriera. Si tratta di assegni inferiori a quelli regolati invece con il metodo retributivo, basato sulle ultime retribuzioni ricevute da un lavoratore prima di maturare il diritto alla pensione.
Pensione contributiva: come si calcola?
Come si calcolano le pensioni con il contributivo? Basandosi sulla retribuzione annuale di un lavoratore e applicando l’aliquota di computo, che varia a seconda della tipologia di professione svolta. Per i dipendenti è pari al 33%, per i lavoratori autonomi al 20, mentre per gli iscritti alla Gestione Separata a una percentuale che cambia di anno in anno.
Da considerare è anche il coefficiente di trasformazione, che subisce variazione sulla base dell’età del lavoratore al momento dell’inizio del periodo pensionistico.
Pensione contributiva per le donne: il caso del regime sperimentale
Parlare di pensioni con il contributivo vuol dire considerare casi generali ma anche situazioni particolari, come per esempio quella del regime sperimentale Opzione Donna, entrato inizialmente in vigore nel 2004.
Grazie a questo regime, le lavoratrici che hanno maturato requisiti anagrafici pari ad almeno 57 anni e 3 mesi – un anno in più se autonome – e hanno alle spalle non meno di 35 anni di contributi possono andare in pensione.
Fondamentale è la maturazione dei requisiti entro il 31 dicembre 2015 – data inizialmente considerata come limite ultimo per la presentazione delle domande – e il fatto di accettare il calcolo dell’assegno con metodo contributivo.
Cosa implica questo? La ricezione di un assegno inferiore del 20/25% rispetto a quello calcolato con il metodo retributivo.
Passaggio dal retributivo al contributivo: quando è avvenuto?
Ormai si parla solo di pensioni con il contributivo. Dall’entrata in vigore della Legge Fornero il 1° gennaio 2012 si parla di pensioni calcolate con il sistema contributivo per tutte le anzianità maturate dal 31 dicembre 2011 in poi.
Esistono alcuni casi in cui vale il sistema misto, ossia la convivenza tra contributivo e retributivo.
Sistema misto: ecco quando viene applicato
Abbiamo specificato le caratteristiche delle pensioni con il contributivo. A questo punto è utile entrare nel dettaglio dei casi in cui viene applicato il sistema misto. Per capire quali sono bisogna considerare l’anzianità al 31 dicembre 1995.
Chi, a tale data, poteva vantare un’anzianità contributiva superiore ai 18 anni avrà una pensione calcolata con il retributivo fino al 31 dicembre 2011, ultimo giorno da considerare per il sistema previdenziale pre Legge Fornero.
Le anzianità maturate successivamente vanno tutte calcolate con il sistema contributivo. Non si parla di sistema misto invece per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996. Chi ha il primo accredito contributivo successivo a tale data avrà una pensione calcolata totalmente con il contributivo.