Sono tantissime le persone che si stanno chiedendo pensioni cosa cambia nel 2017. L’anno prossimo è infatti un punto di riferimento molto importante per la risoluzione di tanti problemi che sono venuti a galla soprattutto in seguito al varo della Legge Fornero.
Pensioni novità 2017: cosa sapere sull’APE
La principale risposta a pensioni cosa cambia nel 2017 riguarda la flessibilità in uscita. La possibilità di andare in pensione prima con una penalizzazione sull’assegno mensile potrebbe diventare realtà con l’introduzione dell’APE.
Di cosa si tratta di preciso? Di un prestito ventennale che potrebbe essere richiesto a un istituto di credito convenzionato con l’INPS e che, in caso, permetterebbe di andare in pensione con tre anni di anticipo rispetto alla maturazione dei requisiti per l’accesso al trattamento di vecchiaia.
Pensioni 2017: caratteristiche dell’APE
Continuiamo a entrare nel dettaglio di pensioni cosa cambia nel 2017 parlando delle caratteristiche dell’APE (acronimo di anticipo pensionistico) e in particolare delle modalità di rimborso.
L’APE, in caso di approvazione nella prossima legge finanziaria, verrebbe rimborsato tramite decurtazioni sull’assegno pensionistico.
A quanto corrisponderebbero queste penalizzazioni? Se si considera anche il costo dell’onere assicurativo, si parla del 25% circa.
Il Governo ha pensato anche a delle misure per agevolare la situazione di pensionati meno abbienti e disoccupati di lungo corso introducendo delle detrazioni che, di fatto, andrebbero ad annullare le penalizzazioni.
Precoci 2017: ecco cosa potrebbe succedere
Nell’ambito delle domande su pensioni cosa cambia nel 2017 va considerata anche la situazione dei lavoratori precoci, ossia i contribuenti che sono entrati nel mercato del lavoro prima del compimento dei 18 anni.
Sistemare la loro situazione potrebbe rivelarsi alquanto oneroso, motivo per cui le voci più accreditate parlano di vantaggi solo per chi ha iniziato a lavorare prima dei 16 anni.
Per i lavoratori super precoci si pensa alla possibilità di uscire dal mercato del lavoro con 41 anni e 10 mesi di contributi, ossia un anno prima rispetto ai requisiti per la pensione anticipata.
Pacchetto pensionistico: le altre novità
Il nodo pensioni cosa cambia nel 2017 comprende anche altre novità che potrebbero essere comprese in un pacchetto pensionistico molto atteso in quanto punto di svolta rispetto alle criticità della Riforma Fornero.
In questo novero è possibile includere anche le ricongiunzioni gratuite, che avvantaggerebbero soprattutto chi ha avuto carriere professionali discontinue.
Tra le novità previste con il prossimo pacchetto di riforma delle pensioni sono previsti anche interventi sulla quattordicesima.
I suddetti riguarderebbero sia l’incremento dell’importo, sia l’aumento della platea dei beneficiari del suddetto trattamento.
Per quanto riguarda quest’ultimo punto, si parla di un incremento di circa 1,1 milioni di persone. Ma a quanto ammonta la quattordicesima? Chi ha alle spalle 15 anni di contributi percepisce un trattamento di 336€, che diventano 504 per chi ha a carico un’anzianità di almeno 25 anni. Il trattamento viene erogato tutti gli anni nel mese di luglio.