Pensioni lavoratori precoci, novità 2015

Il tema delle pensioni lavoratori precoci si trova al centro dell’attenzione in seguito alla risposta che Renzi ha fornito a un lettore del quotidiano L’Unità e che ha spinto Damiano a prendere posizione, tra le altre cose, anche in merito all’accelerazione dei lavori sulla flessibilità in uscita.

Pensioni precoci: Renzi parla di flessibilità in uscita ma con un occhio ai conti pubblici

La questione delle pensioni lavoratori precoci è stata riportata in luce da Renzi con una frase che ha suscitato non poche polemiche.

Il Premier ha parlato di applicazione della flessibilità in uscita, non senza un occhio alla sostenibilità delle misure per i conti pubblici.

Il pensiero di molti è subito andato alle recenti dichiarazioni di Tito Boeri, che ha bocciato diverse opzioni tecniche in merito - una su tutte la Quota 100 di Cesare Damiano - per via del peso eccessivo sulle casse statali.

Riforma pensioni Governo Renzi: il ruolo di Boeri

La frase di Renzi ha suscitato non poche polemiche e ha fatto subito pensare a un forte collegamento tra il Governo e il Presidente Inps Tito Boeri, considerato da molti il principale interlocutore dell’esecutivo nell’ambito del percorso che dovrebbe portare non solo a definire le nuove linee inerenti le pensioni lavoratori precoci, ma ad abbattere in generale le rigidità che caratterizzano il quadro della Legge Fornero.

Pensioni Quota 100: ecco la risposta di Damiano

Come ha risposto Cesare Damiano alle considerazioni di Renzi relative alle pensioni lavoratori precoci?

Il Presidente della Commissione Lavoro, promotore del ddl che contiene le linee della Quota 100, ha ricordato come questa opzione sia stata oggetto del plauso di diversi esponenti politici, come per esempio il leader del Carroccio Matteo Salvini, che in una recente intervista al Corriere ha ricordato la situazione dei lavoratori precoci.

Per questa categoria sono presenti nell’ambito del ddl Damiano due proposte distinte, ossia la Quota 97, che permette di andare in pensione quando si raggiunge questa somma tra contributi ed età anagrafica, e la Quota 41, che consente di lasciare il lavoro una volta perfezionati 41 anni di contributi a prescindere dall’età.

Ultimissime sulle pensioni: Damiano sul contributivo donna

Oltre a ribadire il consenso ricevuto dalla sua proposta di flessibilità in uscita, Damiano si è allontanato dal tema pensioni lavoratori precoci, parlando di contributivo donna e di possibilità di proseguire con l’applicazione del regime, in quanto sono ancora disponibili risorse per circa 700 milioni di euro.

A questo punto, per fare in modo che si possa prorogare il contributivo donna, serve solo il nulla osta della Ragioneria di Stato, il cui ok consentirebbe di spianare la strada verso il rinnovo del contributivo donna anche oltre il 31 dicembre 2015.

 

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