Pensioni oggi: Damiano approva la linea dell’esecutivo

Cosa si può dire sulle pensioni oggi? Prima di tutto che sono arrivate parole di approvazione da Cesare Damiano che, dopo l’intervista rilasciata dal sottosegretario Nannicini a Il Sole 24 Ore, ha dichiarato il suo appoggio alla linea dell’esecutivo per quanto riguarda la flessibilità in uscita e l’applicazione dell’APE.

Si tratta del prestito pensionistico grazie al quale potrebbe essere possibile andare in pensione 3,7 anni prima della maturazione dei requisiti.

Pensioni flessibilità in uscita: come potrebbero andare le cose

Parlare di pensioni oggi significa considerare uno schema più volte definito, ossia quello dell’APE, acronimo di prestito pensionistico.

In caso di approvazione della misura e di sua inclusione nella Legge di Stabilità, si avrebbe modo di favorire inizialmente la pensione anticipata dei nati tra il 1951 e il 1953, consentendo loro di lasciare il lavoro 3,7 anni prima della maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia.

Questo anticipo verrebbe ripagato dall’ex lavoratore tramite un prestito della durata massima di 20 anni, erogato non dall’INPS ma da realtà creditizie convenzionate con l’Ente.

In merito alla messa in campo di un prestito così lungo si sono alzate molte polemiche, legate soprattutto alla situazione dei redditi particolarmente bassi. In questi casi il progetto è l’applicazione di detrazioni che arriverebbero ad annullare il peso economico delle penalizzazioni.

I tempi della flessibilità in uscita: ecco cosa ha detto Nannicini

Continuiamo a parlare di pensioni oggi specificando che Tommaso Nannicini, nel corso dell’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore, ha parlato anche dei tempi di concretizzazione della Riforma.

Secondo quanto affermato dal sottosegretario a Palazzo Chigi, le prime conclusioni sulla Riforma delle pensioni verranno tratte entro la fine dell’anno, con l’obiettivo di trovare un’applicazione pratica a partire dal 1° gennaio 2017.

Nel corso del 2017 si metterà invece mano ad altri aspetti importanti ma meno urgenti, come per esempio gli interventi riguardanti la struttura del sistema contributivo, un nodo che riguarda soprattutto i giovani con carriere lavorative discontinue.

Pensioni flessibili: ecco gli altri nodi da considerare

Parlare di pensioni oggi significa considerare, come abbiamo visto, anche altri nodi. A specificare questo aspetto ci ha pensato Cesare Damiano, che ha portato l’accento sull’importanza di non perdere di vista questioni come l’Opzione Donna e l’ottava salvaguardia degli esodati.

Secondo quanto rivelato dall’ex Ministro del Lavoro ed esponente PD, senza l’inclusione di questi due punti nel prossimo pacchetto previdenziale sarà molto difficile parlare in maniera positiva della prossima riforma delle pensioni.

Parlando di risorse, Cesare Damiano ha avanzato una stima di circa 2 miliardi di euro che, a suo dire, sarebbero necessari per intervenire soprattutto sull’ampliamento dei beneficiari della quattordicesima e sull’estensione della no tax area.

Nelle misure da considerare per i costi rientrano chiaramente anche le ricongiunzioni gratuite dei contributi.

 

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