Il quadro previdenziale attuale è assai articolato e per avere chiarezza si attende il varo della Legge di Stabilità. Nel frattempo è bene parlare di pensioni precoci APE per capire cosa sta succedendo a categorie specifiche come i lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi prima del compimento dei 18 anni.
Lavoratori precoci: le soluzioni allo studio
Per quanto riguarda pensioni precoci APE nelle settimane scorse è stato possibile arrivare a un chiarimento importante, con Tommaso Nannicini che ha affermato ufficialmente che il prestito pensionistico, la soluzione allo studio per la flessibilità in uscita, non riguarderà i lavoratori precoci.
Per questi contribuenti sembra tornata in auge la possibilità di uscire dal lavoro con la Quota 41. In questo caso, chi ha iniziato a versare contributi prima dei 18 anni, avrebbe modo di andare in pensione una volta maturata un’anzianità lavorativa di 41 anni a prescindere dall’età anagrafica.
In questi giorni si sta discutendo anche di lavori usuranti, con l’idea di ampliare la platea dei beneficiari delle misure includendo anche i lavoratori dell’edilizia e professionisti del campo ferroviario come i macchinisti, i capitreno e i manovratori.
Pensioni: cosa chiedono i parlamentari al Governo
In merito a pensioni precoci APE e ad altre misure previdenziali è bene ricordare che da parte dei parlamentari stanno arrivando all’esecutivo diverse richieste incentrate sul fatto di concentrarsi su provvedimenti come la Quota 41.
Da più voci arrivano infatti pareri contrari all’APE, che viene visto come un modo per legare i pensionati agli istituti di credito per un lasso di tempo eccessivo come i vent’anni. In questo scenario, la flessibilità in uscita rimane comunque una delle priorità centrali della Commissione Lavoro alla Camera.
Dal Presidente Cesare Damiano, esponente PD e ideatore della Quota 100, è arrivato un appello preciso a Governo e sindacati.
Bisogna arrivare a un accordo definitivo entro la fine del mese di luglio, così da facilitare la discussione parlamentare sui nuovi percorsi di uscita dal lavoro e arrivare a settembre con già molte delle carte utili alla Legge di Stabilità in tavola.
Prestito pensionistico: ecco cosa hanno chiesto i sindacati
Nel novero delle discussioni su pensioni precoci APE è utile ricordare che gli esponenti delle sigle sindacali hanno richiesto un altro incontro al Governo.
Carmelo Barbagallo, segretario generale Uil, ha dichiarato pubblicamente che il tema delle prossime discussioni riguarderà l’allargamento della platea di soggetti con penalizzazione ridotta.
Barbagallo: penalizzazioni ridotte anche a chi perde il lavoro
Discutere di pensioni precoci APE non basta. Bisogna guardare allo scenario complessivo e ricordare che, per esempio, dagli esponenti delle sigle sindacali sono arrivate richieste precise in merito all’allargamento della platea dei beneficiari delle penalizzazioni ridotte.
Come affermato da Carmelo Barbagallo, nel novero in questione dovrebbero essere inclusi anche coloro i quali hanno perso il lavoro e che svolgono professioni usuranti.