Polizze assicurative per anziani: cosa garantiscono
Quello degli anziani non autosufficienti è un problema che sta sensibilmente aumentando in Italia. Gli anziani sono, infatti, una delle categorie più svantaggiate nel nostro Paese e per i quali lo Stato stanzia sempre meno risorse. Una situazione che ha portato all’aumento della domanda di polizze Long term care. Una tipologia di assicurazioni personali che garantisce il pagamento di un’indennità, se il beneficiario non è più in grado di badare a se stesso.
Ma come funzionano esattamente le polizze per anziani? Prima di entrare nel dettaglio è bene precisare che queste assicurazioni si suddividono in polizze malattia e polizze vita. Altroconsumo, nota associazione di consumatori, ha confrontato otto polizze vita e quattro polizze malattia.
Di quest’ultima categoria, due delle coperture assicurative prese in esame garantiscono, oltre al rimborso delle spese mediche, un’indennità sostitutiva, mentre le altre prevedono solo il pagamento della rendita mensile.
Differenza tra polizze malattia e polizza vita per anziani
In entrambi i casi (sia polizze vita che malattia) si tratta di prodotti che prevedono il pagamento di una quota da parte del beneficiario per lunghi periodi di tempo, ma cosa succede se questi è costretto a interrompere o cessare definitivamente i versamenti? In base a quanto riportato dall’Associazione, nessuna polizza prevede il riscatto di quanto versato, ossia la restituzione del denaro al beneficiario in cambio della rinuncia alla rendita.
Allo stesso modo, sempre stando ai dati resi noti da Altroconsumo, sarebbero solo tre le compagnie assicurative, Axa, Axa Mps ed Ergo, che per le polizze vita riconoscono la riduzione dell’indennità prevista. In altre parole, a versamenti minori corrisponde l’erogazione di un’indennità più bassa. Per le polizze malattia, invece, in caso di mancato versamento del premio periodico il beneficiario perde ogni diritto.
Polizze per persone anziane: come si definisce la non autosufficienza
L’elemento più delicato di questi contratti è la procedura di riconoscimento dello stato di non autosufficienza. La maggior parte delle compagnie si basa sulla possibilità di compiere quattro attività quotidiane: mangiare, lavarsi, vestirsi e muoversi. Al beneficiario viene assegnato un punteggio in base alle capacità di svolgere queste attività.
In molti casi, però, si ha il riconoscimento dell’incapacità solo se non si riesce in almeno tre delle attività indicate. In questo senso fa accezione Vittoria, che a differenza delle altre compagnie si basa sul certificato del medico curante.
Ma chi può stipulare le polizze per anziani? I contratti possono essere sottoscritti solo da persone perfettamente autosufficienti, nel rispetto dei limiti di età imposti da ogni singola compagnia (di solito 67-70 anni). Tutte le polizze prevedono un periodo detto di carenza, che va da sei mesi a un anno dalla data di sottoscrizione del contratto, durante il quale la copertura non è attiva. La durata può variare in caso di particolari patologie che affliggono l’assicurato.
Ricordiamo infine che la non autosufficienza determinata da automutilazioni, tentativi di suicidio, abuso di alcol, uso non terapeutico di stupefacenti e malattie non curate correttamente per negligenza o non dichiarate al momento della firma, esonera la compagnia dal versare quanto dovuto.