I prestiti pensionati con pensione minima possono essere richiesti sia rivolgendosi a istituti di credito, sia ricorrendo alle finanziarie. Nei casi di assegni pensionistici particolarmente bassi è possibile ottenere un prestito con cessione del quinto a fronte di specifiche operazioni di salvaguardia del trattamento minimo Inps, la cui entità è stabilita di anno in anno a norma di legge.
Prestiti pensionati pensione minima: il prestito personale
Nel novero delle opzioni utili per i prestiti pensionati con pensione minima è possibile ricordare in primo luogo il prestito personale, una forma di finanziamento non finalizzata e che quindi non obbliga il richiedente a presentare un rendiconto delle spese effettuate con il denaro ricevuto.
Il soggetto intenzionato a richiedere un finanziamento può rivolgersi a qualsiasi finanziaria o istituto di credito, con conseguente avvio dei processi atti a stabilire la sua affidabilità creditizia.
Finanziamenti a pensionati con pensione minima: l’opzione del garante
In seguito al controllo dell’affidabilità creditizia del soggetto richiedente il prestito, il reddito da pensione - ovviamente decurtato della rata mensile - può non essere considerato sufficiente a onorare il debito. Tale conclusione si basa su criteri interni che differiscono per ogni singolo istituto di credito o finanziaria.
In questi casi i prestiti pensionati con pensione minima possono essere concessi a fronte della presentazione della figura di un garante, sul quale la banca o la finanziaria ha la possibilità di rivalersi nel caso in cui il pensionato non dovesse essere in grado di onorare le rate del finanziamento.
Prestiti pensionati con pensione minima: ecco perché non è possibile richiedere la cessione del quinto
Tra i prestiti pensionati con pensione minima non è compresa la cessione del quinto, in quanto è necessario salvaguardare il trattamento minimo stabilito a norma di legge di anno in anno.
I beneficiari di assegni pensionistici contenuti dal punto di vista finanziario ma superiori al minimo Inps possono però usufruire di tale possibilità grazie alle clausole di salvaguardia del trattamento minimo. Vediamo assieme che cosa sono e cosa prevede la legge in questi casi.
Prestiti pensione minima: ecco cosa succede in caso di salvaguardia del trattamento minimo
Nel caso di prestiti pensionati con pensione minima non è possibile procedere con la cessione del quinto, opzione invece praticabile in circostanze in cui l’assegno pensionistico risulta contenuto, ma comunque superiore al trattamento minimo stabilito ogni anno dalla legge.
In tali situazioni viene messa in atto una salvaguardia del trattamento minimo, che prevede una rata minore del quinto della pensione. Prendendo come esempio la ricezione di un trattamento pensionistico netto pari a 596,50€, la quota cedibile sarebbe pari a 94,11€ e non a 119,30, così da salvaguardare la pensione minima prevista per il 2015 e pari a 502,39€.
Importante è ricordare che le integrazioni all’assegno pensionistico minimo non possono mai essere considerate oggetto di cessione.