Pensione Anticipata Dipendenti Pubblici Novità 2017: APE Volontaria, APE Sociale e RITA

Quando si parla di pensione anticipata dipendenti pubblici si intende l'opportunità per un lavoratore, che abbia superato i 63 anni di età, sia del settore pubblico sia privato, di usufruire di due diverse soluzioni pensionistiche, quali:

  • l'anticipo pensionistico volontario;
  • l'anticipo pensionistico sociale.

Si tratta di due mezzi in grado di assicurare un reddito ponte fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia. Misure sperimentali che possiedono efficacia in collaborazione con gli istituti già in vigore, come l'Assicurazione Sociale e la Naspi.

L'APE consiste in un prestito, a tassi e condizioni vantaggiose, applicato sulla futura pensione percepita. Un mezzo pensionistico pensato e varato per essere applicato nei confronti di soggetti affetti da disabilità o che, in maniera prolungata, versano in uno stato di disoccupazione.

Pensione Anticipata Dipendenti Pubblici: APE volontaria

L'anticipo finanziario a garanzia pensionistica è un mezzo previdenziale collegato alla pensione di vecchiaia, devoluto dalla banca nell'arco di dodici mensilità annuali.

Tale trattamento può essere richiesto dai lavoratori autonomi, del settore privato e del settore pubblico, a eccezione dei liberi professionisti facenti parte delle casse professionali.

Per usufruire di questo finanziamento è fondamentale nel momento in cui la richiesta viene perfezionata:

  • aver compiuto il 63 anno di età e raggiunto i venti anni di contribuzione;
  • aver acquisito il diritto al trattamento pensionistico entro tre anni e sette mesi;
  • maturare una pensione futura pensione mensile pari o in misura superiore a 1,4 volte il valore minimale dell'Assicurazione generale obbligatoria;
  • non percepire pensione di invalidità o pensione diretta.

Il richiedente deve inviare domanda direttamente all'Inps, decadente a momento in cui il lavoratore abbia maturato diritto alla pensione di vecchiaia.

APE sociale

L'APE sociale rappresenta un mezzo transitorio che accompagna il lavoratore al pensionamento ed è rivolto a soggetti affetti da disabilità e da disoccupazione prolungata nel tempo.

L'individuo che abbia intenzione di presentare domanda deve aver compiuto il 63 anno di età, senza percepire alcuna pensione diretta.

Il conguaglio economico avviene fino al momento in cui quest'ultimo maturi il diritto alla pensione di vecchiaia.

Oltre al raggiungimento dell'età minima, il contribuente deve aver raggiunto almeno la trentesima annualità contributiva, acquisendo il diritto al trattamento pensionistico entro la scadenza di tre anni e sette mesi.

Riguardo ai lavoratori svolgenti mansioni rischiose, le annualità contributive minime diventano 36.

RITA

Con l'acronimo RITA si intende la rendita integrativa temporanea anticipata e spetta al lavoratore che abbia sviluppato un fondo integrativo.

Gli viene infatti concesso di accedere a tale somma prima di raggiungere l'età pensionabile, fino a che questa non venga raggiunta.

Questo istituto subirà un trattamento fiscale maggiormente agevole rispetto a quella attuata per gli anticipi e nella medesima misura rispetto a quella messa in atto sul trattamento previdenziale complementare. Il richiedente deve aver compiuto 63 anni e 20 anni di contributi.

 

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