Pensione integrativa conviene, come funziona?

La pensione integrativa conviene? Rispondere a questa domanda è oggi molto importante, dal momento che la crisi e le riforme previdenziali hanno ridotto notevolmente l’ammontare dei futuri trattamenti previdenziali.

Pensione integrativa: le differenze tra PIP, fondi chiusi e fondi aperti

Quando ci si chiede se pensione integrativa conviene è necessario distinguere tra PIP (piani individuali di pensione), fondi pensionistici chiusi e fondi pensionistici aperti.

Il punto comune tra queste tre opzioni è la possibilità di dedurre dal reddito imponibile fino a 5.164€ ogni anno.

Per entrare nel dettaglio delle varie alternative iniziamo a ricordare che i PIP sono prodotti di natura assicurativa, che vengono generalmente investiti sui mercati finanziari.

Il piano individuale pensionistico si contraddistingue in generale per la possibilità di considerare esclusivamente adesioni individuali, frutto dei processi di vendita delle banche, che commercializzano questi prodotti alle persone fisiche.

Pensione integrativa conviene: la differenza tra le diverse tipologie di fondi

Un altro aspetto che è fondamentale approfondire quando si parla di pensione integrativa conviene è la differenza tra fondi pensione aperti e fondi chiusi. Nel primo caso si parla di fondi accessibili a tutti, mentre nel secondo la possibilità di sottoscrivere un contratto di previdenza complementare è riservato solo ai lavoratori di una specifica categoria professionale.

I vantaggi della pensione integrativa

Chiedersi se la pensione integrativa conviene significa prendere in considerazione diversi aspetti. Quali sono?

  • Deducibilità: i costi della pensione integrativa, come già ricordato, possono essere ammortizzati deducendo 5.164€ ogni anno.
  • Nessun premio assicurativo fisso: un’altra caratteristica importante delle pensioni integrative, fatta eccezione per i casi di vincolo del TFR, riguarda la mancanza di limiti riguardanti il premio assicurativo da versare, che non è fisso.
  • Riduzione del carico fiscale: la lunga durata dei contratti di pensione integrativa permette di ridurre il carico fiscale. Se al momento della liquidazione l’aliquota risulta pari al 15%, se si decide di sottoscrivere un contratto per un tempo superiore ai 15 anni si ha diritto a uno sgravio fiscale dello 0,3% per ogni anno che eccede la suddetta soglia.

Pensioni integrative: cosa succede se servono i soldi prima della scadenza del contratto

Parlare di pensione integrativa conviene significa analizzare un aspetto importante, ossia il caso in cui sono necessari i soldi prima della scadenza del contratto (si tratta di una situazione comune, dal momento che gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo). Come regolarsi in questi casi? Ecco le principali indicazioni:

  • Spese mediche relative a malattie gravi dell’aderente al fondo o di un suo familiare stretto: possibilità di prelevare fino al 75% dell’importo accantonato con la pensione integrativa.
  • Spese per l’acquisto della prima casa o per la ristrutturazione: possibilità di prelevare fino al 75% della somma accantonata con il fondo pensione dopo almeno 8 anni di permanenza.
  • Liquidazione totale della somma in caso di inoccupazione superiore ai 48 mesi o sopravvenuta invalidità permanente che causa una riduzione di circa un terzo della capacità lavorativa.

 

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