Pensioni anticipate e penalizzazioni 2016

Pensioni anticipate a 62 anni

Le pensioni anticipate sono dei trattamenti previdenziali che possono essere concesse a prescindere dall’età anagrafica permettendo ai lavoratori di andare in pensione in anticipo purchè sia siano raggiunti i requisiti validi ad ottenere anticipatamente la pensione previdenziale, ovvero l’età contributiva.

Trattamento erogato dall’AGO e dai fondi sostitutivi che permette di prendere la pensione in anticipo raggiunta esclusivamente tramite requisito contributivo. Trattamento previdenziale pari alla pensione di anzianità.

Requisito previsto per ottenere la pensione anticipata è il versamento di contributi pari a  41 anni e 6 mesi per le donne e 42 anni e 6 mesi per gli uomini ma che con l’applicazione della speranza di vita i requisiti contributivi saliranno rispettivamente a 42 anni e 10 mesi per gli uomini  e 41 anni e 10 mesi per le donne.

Disposizioni sulle pensioni anticipate introdotte con la Legge Fornero, una proposta di pensione che consentivano l’accesso alla pensione anticipata a qualsiasi età ma che allo stesso tempo ne scoraggiavano l’accesso troppo anticipato tramite meccanismi di disincentivazione.

Pensioni anticipate precoci

La riforma delle pensioni riguarda esclusivamente i lavoratori che hanno maturato il diritto alla pensione anticipata entro il 31.12.2017 escludendo i lavoratori precoci dall’applicazione delle norme previste con Riforma Fornero.

Tutti i lavoratori precoci che sono in possesso dell’unico requisito valido, ovvero avendo raggiunto l’età contributiva potranno decidere tra il 2015 e il 2017 se andare in pensione anticipatamente senza incorrere in penalizzazioni economiche.

Pensioni anticipate e penalizzazioni ieri e oggi

Negli scorsi anni chiunque abbia deciso di prendere la pensione prima di aver compiuto 62 anni di età è stato oggetto di penalizzazioni sulle anzianità maturate fino al 2011, penalizzazione che era prevista per tagli del 2% per ogni anni di anticipo prima dei 60 anni invece dell’1% prima dei 62 anni.

Le eventuali penalizzazioni venivano  applicate sulla quota di trattamento pensionistico calcolate secondo il sistema retributivo. Inoltre nel caso in cui l’età raggiunta dal lavoratore non era espressa in anni, la riduzione doveva essere proporzionata al numero di mesi, oltre agli anni già raggiunti.

Ad oggi invece le penalizzazione sulle pensioni anticipate non potranno avere effetto su tutte le pensioni che hanno decorrenza dal 1 gennaio 2015. Penalizzazione che non è prevista nemmeno per tutti i lavoratori che hanno maturato il requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017, anche nei casi in cui la decorrenza della pensione si collochi successivamente a tale data.

In pratica ogni requisito raggiunto risulterà cristallizzato e ne impedirà l’applicazione della penalità nonostante la liquidazione della pensione potrà essere percepita successivamente alla data del 31.12.2017

Dal 1° gennaio 2018 secondo le disposizioni della scorsa Legge di Stabilità 2015 la moratoria esaurirà i suoi effetti salvo il caso in cui saranno apportate eventuali modifiche. Pertanto a  tutti i lavoratori che maturano i requisiti contributivi dal 1 gennaio 2018 potranno essere applicate le penalizzazioni originarie, che prevedevano tagli del’1 o 2% a seconda dell’età di prepensionamento.

 

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