Pensioni donne 2015: nessuna risposta sul contributivo

La questione pensioni donne 2015 è un tema molto trattato in ambito previdenziale, soprattutto per via della tanto attesa proroga del contributivo donna.

Pensioni: Boeri favorevole alla proroga del contributivo donna

Il panorama pensioni donne 2015 è dominato dal dibattito sulla proroga del contributivo donna, l’opzione sperimentale che permette alle lavoratrici di andare in pensione a 57 anni (58 se autonome) a patto di aver perfezionato almeno 35 anni di contributi e di accettare il calcolo del trattamento mensile con il metodo contributivo.

Il Presidente Inps Tito Boeri, che ha bocciato le opzioni di flessibilità in uscita come la Quota 97, si è detto favorevole alla proroga del contributivo donna, in quanto rappresenta un’opzione che incentiva la pensione anticipata senza pesare eccessivamente sulle casse dello Stato, questo per via del risparmio dovuto al calcolo con il contributivo.

L’economista bocconiano ha anche parlato della possibilità di ridurre gli anni di contribuzione, in quanto il percorso lavorativo di una donna subisce molte più interruzioni rispetto a quello di un lavoratore di sesso maschile.

Pensioni news: in arrivo il contributivo per tutti?

Il contributivo potrebbe non riguardare solamente l’ambito pensioni donne 2015, ma diventare presto una questione riguardante tutti i lavoratori.

L’ipotesi di estendere il contributivo anche ai lavoratori di sesso maschile è molto caldeggiata dal Presidente Inps Boeri, che considera questa soluzione la strada migliore per riformare l’istituto della pensione anticipata, evitando squilibri per le finanze dell’ente e un peso eccessivo sulle tasche degli ex lavoratori.

Novità pensioni: cosa comporterebbe l’estensione del contributivo?

Nell’ambito pensioni donne 2015 tiene banco la discussione sul contributivo donna che, come appena ricordato, potrebbe diventare un’opzione per tutti i lavoratori. L’estensione del contributivo anche agli uomini comporterebbe però l’introduzione di nuovi paletti, come l’aumento dell’età minima e l’innalzamento dell’anzianità contributiva.

Il ricalcolo della pensione con metodo contributivo porterebbe anche a un abbassamento dell’assegno di circa il 20/30% rispetto al totale di un trattamento calcolato con il metodo retributivo.

Pensione anticipata: Damiano vs Boeri

La questione pensioni donne 2015 rappresenta una piccola parte di quello che è un panorama complesso, che ha come riferimento il dibattito sulla flessibilità in uscita. Da una parte c’è la posizione di Tito Boeri, che si è dichiarato contrario alla Quota 97 regolata a livello nazionale per via dei costi eccessivi, dall’altra c’è invece il Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, che chiede da tempo la valutazione del ddl 857.

L’opzione della Quota 97 ha anche il parere favorevole dei sindacati, contrari invece alla Quota 41 e alla mancanza di un vincolo anagrafico. Non resta che attendere che si esprima Poletti, voce importante in un quadro che sarà definito con il varo della prossima Legge di Stabilità.

 

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