Ricalcolo pensione 2017: iniziato quello sui trattamenti più elevati

L’Inps ha iniziato il ricalcolo pensione coinvolgendo i contribuenti in possesso di almeno 18 anni di anzianità lavorativa al 31 dicembre 1995. Si tratta di soggetti che, dopo il varo della Riforma Fornero nel 2011, hanno visto subentrare il metodo contributivo nel calcolo dell’assegno pensionistico. Ciò implica la ricezione di un trattamento più basso.

Legge 190/2014: ecco cosa prevede

Per capire meglio come sta funzionando il ricalcolo pensione è bene chiamare in causa la legge 190/2014. Cosa dice di preciso questo testo normativo? La parte che ci interessa riguarda nello specifico il comma 707 dell’articolo 1.

Qui si legge che il trattamento complessivo erogato dopo il 2012 non deve essere superiore rispetto a quello che sarebbe stato liquidato con le regole pre Fornero. Per effettuare correttamente i calcoli è necessario un computo dell’anzianità contributiva necessaria per il diritto alla pensione. La suddetta va integrata con quella eventualmente maturata dall’acquisizione del diritto alla data di ricezione della prestazione.

Esempio di ricalcolo della pensione: come funziona il meccanismo

Entriamo nel vivo delle procedure di ricalcolo pensione facendo un esempio concreto per capire meglio il meccanismo. Ipotizziamo il caso di un lavoratore che ha maturato 40 anni di contributo al 31 dicembre 2011. Il suddetto è andato in pensione alla fine del 2014 con 43 anni di contributi e una retribuzione di 30.000€.

Tenendo conto delle regole standard, il contribuente in questione avrebbe diritto a 25.500€ composti da 24.000€ derivanti dalle anzianità contributive maturate prima del varo della riforma Fornero. I restanti 1.500€, invece, sono calcolati sulla base del sistema contributivo e coprono il periodo che va dalla fine del 2011 all’accesso al trattamento pensionistico.

In questo caso il lavoratore non perde la quota C, in quanto il calcolo effettuato tenendo conto dell’86% della base pensionabile e del computo degli anni successivi al 2011 dà un risultato superiore a 25.500€.

Ricalcolo trattamenti pensionistici: chi è coinvolto

Sono quindi coinvolti nel ricalcolo pensione coloro i quali escono dal mercato del lavoro con un’età anagrafica avanzata e con una retribuzione alta, generalmente superiore ai 46.000€ annui.

Questi contribuenti hanno infatti modo di valorizzare l’intera quota C del trattamento pensionistico. Da ricordare è che l’effetto del ricalcolo è più pesante man mano che si va avanti con l’età. Questo succede perché l’importo della pensione cresce sulla base di coefficienti di trasformazione calcolati fino al 70° anno di età.

Ricalcolo della pensione: ecco i professionisti in primo piano

Nel ricalcolo pensione sono quindi in primo piano professionisti come gli avvocati, i magistrati e i professori universitari. Si tratta, in questi e in altri casi, di situazioni che prevedono la possibilità di uscire dal mondo del lavoro a età molto avanzate e con retribuzioni superiori ai 100.000€ annui. Non si parla di effetti sui trattamenti per chi esce con stipendi annui compresi tra i 40.000 e i 50.000€.

 

Maggiori informazioni qui:
Ti è piaciuto l'articolo? Sei rimasto soddisfatto? Aiutaci a far crescere il portale clicca qui: