Busta arancione Inps: quando e a chi arriverà

La busta arancione Inps sta per arrivare nelle caselle postale di un gran numero di contribuenti italiani, che avranno prestito informazioni sul loro futuro previdenziale.

Busta arancione Inps a chi arriva: ecco tutte le informazioni

La busta arancione Inps arriverà tra meno di un mese nelle caselle postali di circa 7 milioni di lavoratori, che potranno ricevere informazioni sul loro futuro previdenziale inerenti l’anno di collocamento in pensione e l’entità del trattamento previdenziale.

Si tratta del risultato di una misura da tempo annunciata dal Presidente Inps Tito Boeri, che ha più volte chiamato in causa l’importanza di avere una visione chiara della situazione previdenziale, soprattutto in vista dell’auspicabile introduzione della flessibilità in uscita.

Flessibilità in uscita: ecco cosa vorrebbe fare Tito Boeri

Il Presidente Inps Tito Boeri non ha parlato di recente solo di busta arancione Inps, ma anche della necessità di introdurre la flessibilità in uscita, ricordando che i dettagli della sua proposta in merito sono già nero su bianco dal 2015.

Quali sono i dettagli in merito? Prima di tutto la possibilità di anticipare di tre anni l’uscita dal lavoro, purché si abbia un assegno pensionistico di 1.500€.

Tito Boeri: l’Inps ha un ruolo di analisi e proposta

Nelle recenti interviste che lo hanno visto protagonista in seguito all’avvicinarsi del momento di ricezione della busta arancione Inps, il Presidente dell’Ente ha detto la sua anche su alcune dichiarazioni del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che ha ricordato come spetti all’esecutivo prendere decisioni in ambito previdenziale e che l’Inps, come ribadito da Poletti stesso, ha solo il compito di presentare proposte.

Il numero uno dell’Inps, integrando i commenti all’intervento del Ministro, ha ricordato quanto sia necessario agire in maniera immediata, per esempio includendo la flessibilità in uscita nella Legge di Stabilità 2017.

Busta arancione Inps: una misura per i giovani

Torniamo ora a parlare di busta arancione Inps, un documento che, secondo quanto rivelato dai vertici dell’Ente, rappresenta un’alternativa per avvicinare alle informazioni di tema previdenziale le giovani generazioni che, nonostante i numerosi mezzi messi a disposizione al proposito, non hanno dimostrato interesse sul tema.

Per dare qualche numero in merito è bene specificare che dal maggio 2015, cioè da quando sono disponibili le simulazioni della pensione sul sito ufficiale Inps (ovviamente possono essere messe in atto tramite accredito nella propria area personale con il PIN), gli accessi effettuati dagli under 40 sono stati molto pochi, ossia circa 1,3 milioni.

Con la busta arancione ci si propone quindi di raggiungere chi non ha ancora un livello di digitalizzazione tale da informarsi sul proprio futuro previdenziale dal sito ufficiale. Entro la metà di aprile è previsto un aumento consistente degli invii. Concludiamo specificando che il progetto ha avuto un costo complessivo di 1 milione di euro per l’Inps, cifra che si va ad aggiungere all’1,5 milioni spesi dall’Agenzia delle Entrate.

 

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