Pensione anticipata per assistenza disabili Legge 104

Pensione anticipata per assistenza disabili senza penalizzazioni

Con la legge di stabilità 2014 il Governo ha posto rimedio ad uno dei paradossi della previdenza italiana. Stiamo ovviamente facendo riferimento alla disposizione della Riforma Fornero di recuperare i giorni di permesso, concessi ai lavoratori ai sensi della legge 104/1992, per non subire penalizzazioni in caso di pensionamento anticipato rispetto ai 62 anni di età.

Come molti sapranno, di tali permessi possono fruire esclusivamente il lavoratore disabile, per la cura di sé stesso (visite, controlli, assenza dal posto di lavoro per cure specifiche, ecc...) e i soggetti che hanno necessità di assistere un familiare disabile.

Pensione anticipata per assistenza disabili: quali i requisiti?

La legge di stabilità ha infatti escluso dal calcolo delle penalizzazioni applicate alla pensione anticipata i congedi accordati al lavoratore ai sensi dell'articolo 33 della legge n. 104 del 5 febbraio 1992.

Ricordiamo che il problema delle penalizzazioni, per i soggetti che hanno goduto dei congedi per assistenza disabili, nasce in seguito all'abolizione della pensione di anzianità con il Decreto Salva Italia. Dall'entrata in vigore del Salva Italia è possibile accedere al pensionamento solo se si sono maturati i requisiti anagrafici previsti per la pensione di vecchiaia.

La pensione di anzianità invece è stata sostituita da quella anticipata, cui possono accedere i soggetti in possesso di almeno 42 anni e 6 mesi di contribuzione (41 anni e 6 mesi per le donne), a prescindere dall'età anagrafica. In ogni caso i soggetti che decidono di andare in pensione prima del compimento dei 62 anni di età sono soggetti a penalizzazioni sull'assegno mensile percepito.

 

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