Come funzionano pensioni integrative: le informazioni essenziali

Avere la sicurezza sulla sostenibilità del sistema pensionistico nei prossimi anni è molto difficile, motivo per cui è opportuno avere le idee chiare su come funzionano pensioni integrative.

Previdenza integrativa: di cosa si tratta?

Per avere un quadro completo di come funzionano pensioni integrative bisogna considerare la definizione di previdenza integrativa.

Con questo termine si intende una forma di previdenza volontaria, che non va in alcun modo a sostituirsi a quella obbligatoria ma che, appunto, la integra, permettendo al contribuente di avere una rendita alternativa rispetto a quella frutto dei versamenti contributivi.

Il panorama della previdenza integrativa in Italia è molto composito ed è caratterizzato da alternative che, come vedremo tra poco, cambiano a seconda della situazione lavorativa di chi sottoscrive il contratto.

Fondi pensione: facciamo chiarezza

Per capire come funzionano pensioni integrative dobbiamo considerare prima di tutto le caratteristiche dei fondi pensione.

Ne esistono sostanzialmente due tipologie: i fondi chiusi e i fondi aperti. I fondi chiusi, come dice la parola stessa, sono riservati solo a determinate categorie di lavoratori. Un esempio tra i tanti è il fondo cometa, riservato ai metalmeccanici.

I fondi aperti, invece, possono essere sottoscritti a prescindere dalla tipologia di lavoro che si svolge. Da tenere presente è il fatto che i fondi pensione, a prescindere che siano chiusi o aperti, non sono prodotti assicurativi ma riferimenti utili per garantire il capitale.

Cos’è il piano individuale pensionistico?

Un punto fondamentale da approfondire quando si parla di come funzionano pensioni integrative riguarda le caratteristiche dei piani individuali pensionistici.

Questi prodotti vengono gestiti da banche, società finanziarie o assicurazioni e sono di natura assicurativa. La loro principale caratteristica riguarda il fatto che i soldi versati dal contribuente vengono investiti, con l’obiettivo di creare una rendita che il beneficiario del contratto può utilizzare una volta terminata la carriera lavorativa.

Un altro aspetto da non trascurare riguarda la deducibilità dei contributi versati nei fondi, che può riguardare un limite massimo pari a 5.164,57€ annui.

Riscossione anticipata dei fondi della pensione integrativa: ecco quando è possibile

Documentarsi su come funzionano pensioni integrative vuol dire entrare nel dettaglio di alcuni casi particolari che rendono necessario il ritiro dei fondi accantonati.

In quali situazioni è possibile procedere al proposito? In vari casi, per esempio quando ci si trova ad affrontare un periodo d’inoccupazione compreso tra i 12 e i 48 mesi.

In questa eventualità è possibile ritirare fino al 50% della posizione maturata con la previdenza integrativa.

Esistono anche casi in cui è possibile il riscatto totale e riguardano per esempio l’invalidità permanente, con la compromissione forte delle capacità lavorative (per poter richiedere il ritiro totale dei fondi pensionistici è necessario che siano ridotte a meno di un terzo).

In caso di decesso del beneficiario di un piano pensionistico integrativo, gli eredi possono riscattare l’intera posizione.

 

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