Cosa sono pensioni IVS e chi le deve pagare

Conoscere tutte le voci relative alla contribuzione obbligatoria è fondamentale per il proprio futuro. A tal proposito è utile avere le idee chiare su cosa sono pensioni IVS e su chi è tenuto a pagarle.

Contributo IVS: di cosa si tratta?

Iniziamo dalle basi e alla domanda cosa sono pensioni IVS rispondiamo che si tratta di una forma di contribuzione obbligatoria.

Il contributo IVS (acronimo di Invalidità, Vecchiaia, Superstiti) deve essere versato all’Inps tramite trattenuta in busta paga nel caso dei dipendenti privati.

I lavoratori autonomi, invece, devono fare il versamento alla gestione separata. L’obiettivo principale di questi versamenti è di garantire al lavoratore un’indennità assicurativa in caso di problemi di salute. Nell’eventualità del decesso la suddetta viene destinata ai superstiti.

A quanto ammonta il contributo IVS?

Per capire bene cosa sono pensioni IVS è necessario specificare che il contributo al proposito non è uguale per tutti.

La situazione cambia infatti a seconda della categoria a cui appartiene il lavoratore. L’Ente ha anche il compito di stabilire di anno in anno quella che è l’aliquota contributiva. Tra i parametri che determinano l’ammontare dell’aliquota ci sono anche il reddito minimo e quello massimo per un determinato periodo d’imposta.

Vediamo meglio come funzionano le cose portando come esempio il caso dei dipendenti del settore privato.

Dipendenti privati: ecco a quanto ammonta il contributo IVS

Parlare di cosa sono pensioni IVS significa necessariamente prendere in considerazione il caso dei dipendenti privati.

Il contributo IVS, almeno fino alla fine del 2016, è fissato dall’INPS considerando i valori sotto riportati:

  • Aliquota pari al 32,87% per tutti i lavoratori dipendenti attivi nel settore privato
  • Aliquota del 27,87% per tutti i lavoratori dipendenti – fatta eccezione per quelli attivi nel settore agricolo – che sono stati autorizzati alla prosecuzione volontaria dell’attività considerando una decorrenza compresa entro il 31 dicembre 1995

Esistono anche dei criteri riguardanti la retribuzione, che deve essere pari a un minimo di 200,76€ a settimana.

Artigiani e commercianti: cosa sapere sui contributi IVS

Continuiamo a discutere di cosa sono pensioni IVS ricordando che esistono dei criteri ad hoc per artigiani e commercianti.

In questo caso anche l’età può risultare discriminante per il calcolo dei contributi IVS. L’aliquota, infatti, è pari al 23,10% per gli artigiani e al 23,19% per i commercianti se si parla di contribuenti di età superiore ai 21 anni.

Gli under 21, invece, devono pagare il 20,10% se artigiani e il 20,19% se commercianti. L’ultimo caso da considerare è quello della Gestione Separata.

Un esempio utile da chiamare in causa riguarda i professionisti, che hanno a loro carico il 100% del contributo. Il suddetto è pari al 27,72% (lo 0,72% è da considerarsi utile come indennità per maternità, malattia o congedo parentale).

I lavoratori saltuari, invece, devono considerare un’aliquota del 31%.

 

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