Decreto Milleproroghe: quali novità per pensioni dagli emendamenti?

Si parla tanto di decreto Milleproroghe e di emendamenti in merito. Ma quali sono le novità che possono riguarda le pensioni? Ecco qualche informazione importante.

Emendamenti Milleproroghe: le novità per le pensioni

Sono stati numerosi gli emendamenti presentati al decreto Milleproroghe. Bisognerà attendere il 20 febbraio per sapere quali effettivamente verranno accettati. Tra le opzioni più papabili è possibile ricordare la proroga del contributivo donna fino al 31 dicembre 2016. Si tratta della possibilità di andare in pensione a 57 anni di età e con 32 anni di contributi alle spalle,  patto di essere disposti a vedere il trattamento pensionistico calcolato in base al metodo contributivo.

Emendamenti Milleproroghe: pensioni ed esodati

Non si parla solo di estensione temporale del contributivo donna quando si discute di decreto Milleproroghe, ma anche di esodati. In che modo? Chiamando in causa un aumento numerico dei lavoratori aventi diritto ai processi di salvaguardia presidenziale in base alle legge 147/2014. Attualmente i soggetti in questione sono attorno alle 5000 unità: il decreto Milleproroghe potrebbe portarli fino a oltre 8000 (il requisito principale è che il rapporto di lavoro sia stato portato a cessazione entro il 31 dicembre 2014).

Non resta che attendere il 20 febbraio per vedere se questi emendamenti, assieme all'attesissima misura sul ritorno del vecchio regime dei minimi per le giovani Partite Iva, vedranno una concretizzazione. Per il 20 febbraio arrivano anche richieste dal M5S, incentrate sulla situazione delle lavoratrici della scuola revocate per via dell'abolizione del trattenimento in servizio, e non ancora ricollocate professionalmente dal Miur.

 

 

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