Guida ai prestiti Inps e Inpdap

I prestiti Inps e Inpdap sono forme di credito a tasso agevolato che l’Istituto elargisce ai lavoratori dipendenti, ai pensionati e ai loro familiari. L’erogazione del prestito personale o del mutuo avviene dopo aver compilato la domanda mentre il pagamento si verifica mediante il Fondo di credito dell’istituto o per mezzo di banche e società finanziarie convenzionate. La rata mensile non supera 1/5 dello stipendio o della pensione al netto alla quale si applica un tasso di interesse che viene pagato complessivamente nella quota cedibile mensilmente. Una volta ottenuta la concessione del finanziamento, l’inizio del rimborso del capitale avviene dopo un mese e l’importo totale delle spese viene detratto in maniera automatica dallo stipendio o dalla pensione con scadenza mensile.

Questi tipi di prestiti possono essere richiesti da pensionati pubblici, iscritti alla gestione dipendenti pubblici e dai lavoratori dipendenti pubblici, iscritti alla gestione dipendenti pubblici che possono accedere a tutte le forme creditizie erogate dall’Inps e dall’Inpdap sia in maniera diretta che a quelle convenzionate. Le forme di finanziamento a tasso agevolato sono di due tipi: piccolo prestito Inps e Inpdap che è una forma di credito che l’istituto concede ai dipendenti e ai pensionati per far fronte a piccole esigenze o urgenze di tutti i giorni. In questo caso l’importo della rata viene trattenuta direttamente sulla pensione o sullo stipendio. Inoltre i richiedenti non devono possedere particolari titoli, dal momento che non serve neanche il requisito minimo di anzianità di iscrizione alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali da parte del dipendente o pensionato, né servono certificati medici e documentazione di spesa.

La durata del piccolo prestito Inpdap può essere di 12, 24, 36 e 48 rate, ognuna delle quali costituita da un importo di interessi e una quota capitale. I prestiti pluriennali diretti e garantiti sono invece la forma di finanziamento che l’Istituto concede a pensionati e dipendenti pubblici per determinate necessità documentate. Il rimborso delle rate avviene direttamente con addebito sulla pensione o sullo stipendio, ma l'importo della rata divisa tra interessi e quota capitale non può superare il quinto dello stipendio o pensione.

Possono accedere a questo tipo di credito i lavoratori dipendenti pubblici con contratto a tempo indeterminato con quattro anni di anzianità, i titolari di pensione diretta con almeno quattro anni di versamento contributivo alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Anche i dipendenti pubblici con contratto a tempo determinato non inferiore a 3 anni possono accedere al prestito pluriennale ma hanno l'obbligo di rimborsare il finanziamento entro la scadenza contrattuale mettendo in garanzia la cessione del Tfr. I prestiti pluriennali diretti vengono erogati per un importo massimo del quinto dello stipendio o della pensione e hanno una durata massima che varia a seconda della tipologia, da 60 a 120 rate. I prestiti pluriennali garantiti sono invece finanziamenti erogati ai soli dipendenti da istituti finanziari convenzionati con l’istituto. Tali finanziamenti, sono detti garantiti perché l'Istituto garantisce la società che finanzia contro il “rischio morte” e il “rischio impiego” del richiedente. Segnaliamo agli internauti una lettura attenta di questo articolo sui prestiti pluriennali inps e inpdap affinché possano farsi un’idea ancor più chiara sulla tematica.

di Tiziana Casciaro

 

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