Novità Pensione Anticipata giugno 2017: Ape Sociale e Quota 41

C'è grande fermento sulla questione della pensione anticipata e, giornalmente, ci sono costanti aggiornamenti.

E' chiaro il subbuglio creato dall'attesa dei decreti e dei chiarimenti visto che siamo a giugno. Per non perdere le ultime novità pensione anticipata continuate a leggere l'articolo!

Prima di tutto è importante fare chiarezza su alcuni concetti fondamentali per non rimanere impreparati sul tema. Parleremo delle novità riguardanti:

  • Ape Sociale;
  • Quota 41.

Novità pensione anticipata e Ape sociale

L'Ape sociale (Anticipo pensionistico sociale) è entrata in vigore il 1 maggio e consiste nel dare mensilmente un assegno a tutti coloro che vivono in una situazione di difficoltà a causa della mancanza di lavoro.
Per ricevere tale assegno è necessario avere dei requisiti minimi:

  • aver compiuto 63 anni;
  • avere 30 anni di contributi nel caso di disoccupazione, invalidità o con parenti di 1° grado con disabilità grave;
  • 36 anni di contributi per chi ha sostenuto lavori usuranti.

E' possibile fare questa richiesta entro il 15 luglio, ma non si esclude che alcune richieste possano essere accettate anche se inviate dopo i termini di scadenza, nel caso di rimanenza dei fondi.

Coloro che compiono i 63 anni nel 2018, possono presentare la richiesta entro il 31 marzo 2018.

Quali categorie posso accedere alla pensione anticipata?

L'Ape sociale è destinata alle categorie di lavoratori che svolgono attività in modo continuo da almeno 6 anni. Vediamo chi sono questi lavoratori:

  • operaio edile;
  • operaio industria estrattiva;
  • conduttore di mezzi pesanti;
  • infermiere;
  • insegnante di asilo nido;
  • chi svolge attività di pulizia.

Queste sono solo alcune delle categorie che potranno beneficiare dell'Ape, ma la CGIL sta tentando di ampliare le categorie, includendo assistenti sociali e educatori, addetti al sistema sanitario pubblico, privato e accreditato che svolgono lavori su turni o di assistenza a persone non autosufficienti e Polizia Locale.

Conseguenze dell'ape sociale

C'è però un dato allarmante: pare che molti lavoratori, per poter accedere all'Ape e quindi avere tutti i requisiti minimi, si siano fatti licenziare dai propri datori di lavoro.

In alcuni casi molti lavoratori hanno smesso di andare a lavoro, nonostante il possesso di un regolare contratto, per ottenere un licenziamento per giusta causa al fine di poter usufruire dei sussidi.

Bisogna però precisare che per poter usufruire dell'APE sociale per licenziamento bisogna aver già terminato tutti gli altri sussidi di legge.

Quota 41: si può parlare per tutti di pensione anticipata?

La Quota 41 è una proposta di pensionamento per tutti i "lavoratori precoci". Il pensionamento, in questo caso, non dipende dall'età, ma dal conteggio degli anni di versamento.

I lavoratori precoci potranno accedere al pensionamento con 41 anni di contributi e devono avere almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del compimento dei 19 anni di età.

Inoltre devono essere disoccupati, disabili, impegnati in lavori gravosi o usuranti.

La Quota 41 è stata definita un lusso per pochi, poiché solo un lavoratore su dieci potrà accedere alla pensione e per tutti gli altri, invece si aggiunge lo "scherzo" dell'Ape in cui bisogna avere necessariamente 63 anni.

Per questo motivo, tre le novità pensione anticipata, c'è la proposta di estendere la quota 41 a tutti i lavoratori precoci (disegno di legge Baretta-Damiano).

 

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