Penalizzazioni pensioni anticipate: il quadro generale

Le penalizzazioni pensioni anticipate costituiscono un aspetto nodale per capire come funziona il sistema previdenziale presente e per comprendere il quadro dei prossimi anni e della flessibilità in uscita.

Pensioni anticipate prima dei 62 anni: cosa prevede la Legge Fornero

Per entrare nel dettaglio di penalizzazioni pensioni anticipate è necessario considerare le regole della Legge Fornero, che prevede una penalizzazione dell’1% sull’assegno mensile per chi va in pensione prima dei 62 anni.

Lo schema preciso si contraddistingue per l’applicazione di decurtazioni dell’1% per ogni anno che separa dal compimento dei 62 anni e dell’1% per ogni anno che manca al raggiungimento dei 60.

Legge 190/2014: il congelamento delle penalizzazioni

Discutere di penalizzazioni pensioni anticipate vuol dire considerare anche i cambiamenti portati dalla Legge 190/2014. Questo testo normativo ha stabilito il blocco delle penalizzazioni per le pensioni anticipate con decorrenza dal 1° gennaio 2015, ovviamente nei casi di chi matura il diritto alla pensione anticipata prima dei 62 anni.

A meno di proroghe nei prossimi 24 mesi, la situazione tornerà come nel 2014 a partire dal 1° gennaio 2018 e coinvolgerà coloro i quali matureranno il diritto alla pensione anticipata a partire da tale data (vale sempre il vincolo della scelta di lasciare il lavoro prima dei 62 anni).

Pensione anticipata: cosa prevede la proposta Damiano

Le penalizzazioni pensioni anticipate coinvolgono anche il futuro del quadro previdenziale e le proposte di legge per la flessibilità in uscita, in particolare quella a firma di Cesare Damiano. Il Presidente della Commissione Lavoro ha previsto uno schema di flessibilità in uscita che prevede come requisiti minimi il compimento dei 62 anni e la maturazione di un’anzianità contributiva pari a 35 anni.

In questo caso le penalizzazioni di partenza prevedono una decurtazione dell’8% e si azzerano a 66 anni, età di maturazione del diritto alla pensione di anzianità.

Decurtazioni pensioni: ecco cosa succede dopo il compimento dei 62 anni

Cosa succede alle penalizzazioni pensioni anticipate dopo il compimento di 62 anni? Che non vengono cancellate, ma permangono per tutta la durata di percezione dell’assegno da parte dell’ex lavoratore. Per capire ancora meglio come funziona il tutto facciamo l’esempio di un lavoratore che matura il diritto alla pensione anticipata con decorrenza dal 1° gennaio 2018, e che decide di lasciare il lavoro a 58 anni.

In questo caso si parla di una decurtazione del 6% sulle anzianità contributive accumulate prima del 31 dicembre 2011, ossia prima dell’entrata in vigore della Riforma Fornero.

Tornando a parlare degli scenari futuri e della flessibilità in uscita, il nodo penalizzazioni pensioni anticipate non dovrebbe riguardare il caso dei lavoratori precoci che, secondo le ipotesi più accreditate, potrebbero lasciare il lavoro con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica e senza decurtazioni di nessun tipo sull’assegno percepito mensilmente.

 

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