Pensione anticipata APE: guida allo strumento per la flessibilità in uscita

La pensione anticipata APE è lo strumento che potrebbe essere inserito nel pacchetto previdenziale l’anno prossimo per concretizzare la flessibilità in uscita.

Premettiamo che quando si parla di flessibilità in uscita si intende la possibilità di terminare anticipatamente il percorso lavorativo, pur con una piccola decurtazione sull’assegno mensile.

APE: informazioni sul prestito pensionistico

La pensione anticipata APE è una misura in studio da parte del Governo Renzi, che verrebbe eventualmente applicata concretamente a livello sperimentale per i nati dal 1951 al 1953.

Questi contribuenti avrebbero la possibilità a partire da gennaio 2017 di andare prima in pensione grazie a un prestito erogato da istituti di credito convenzionati con l’INPS.

In caso di risposta positiva alla manovra, l’applicazione proseguirebbe e l’APE coinvolgerebbe man mano più persone, arrivando fino ai contribuenti nati nel biennio 1954-1955.

Modalità di rimborso del prestito pensionistico: ecco cosa sapere

La pensione anticipata APE, come sopra ricordato, verrebbe concretizzata con un prestito della durata di vent’anni.

Il rimborso della cifra richiesta dal contribuente -  che avrebbe quindi la possibilità di usufruire di un trattamento pensionistico tre anni prima della maturazione del diritto all’erogazione della pensione di vecchiaia – avverrebbe tramite decurtazioni dall’assegno mensile della pensione.

Queste penalizzazioni sarebbero pari al 15/20% del trattamento pensionistico di vecchiaia.

APE e misure per i meno abbienti: cosa potrebbe succedere

Per quanto riguarda pensione anticipata APE è bene approfondire anche la questione delle misure per i pensionati meno abbienti.

Risulta palese che una penalizzazione come quella sopra ricordata chiama in causa delle cifre non sostenibili da tutti, specialmente se si prende in esame una categoria già di base poco avvantaggiata come i pensionati.

Per i meno abbienti il Governo sta infatti studiando la possibilità di applicare delle detrazioni, che renderebbero di fatto nulle le decurtazioni effettuate ai fini di rimborso della somma erogata con il prestito ventennale, che non dovrebbe essere rimborsato dai superstiti in caso di decesso del beneficiario principale.

I beneficiari dell’APE: ecco cosa sapere

I beneficiari della pensione anticipata APE, in caso di approvazione di questo schema per la flessibilità in uscita, sarebbero inizialmente le seguenti categorie di lavoratori:

  • Disoccupati a cui mancano meno di 3 anni per la maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia
  • Lavoratori a rischio esubero (in questo caso gli oneri economici dell’anticipo pensionistico potrebbero essere sostenuti inizialmente dalle aziende)
  • Lavoratori che svolgono professioni particolarmente usuranti dal punto di vista fisico e psicologico

Di certo c’è anche che, in caso di approvazione della misura, verrebbero coinvolti sia i dipendenti pubblici sia quelli privati. Non si sa nulla su come verrebbe trattato il caso degli autonomi.

Concludiamo con una veloce stima, specificando che in caso di pensione lorda superiore ai 1.500€ liquidata con il metodo retributivo l’APE prevedrebbe una penalizzazione del 5% sul trattamento mensile.

 

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