Pensione anticipata e referendum: consultazione popolare?

Pensione anticipata: la riforma Fornero potrebbe essere solo un ricordo

La questione delle pensioni è attualmente al centro dell’attenzione. Merito, da una parte, del referendum chiesto dalla Lega Nord, che intende spazzare via il lavoro eseguito dall’ex ministro Fornero nel 2011-2012. E dall’altra dell’Inps, che qualche mese fa ha accolto le richieste di pensionamento anticipato, pur sospendendo qualsiasi azione a riguardo, in attesa che l’Esecutivo si pronunci in modo esplicito.

Oggi, però, a tenere banco è soprattutto la questione “pensione anticipata e referendum”. La politica si sta dividendo tra chi è dell’opinione che occorre aspettare il pronunciamento popolare e chi crede che vada deciso tutto subito, senza pensare al risultato del referendum stesso.

Pensione anticipata 2015: quali sono le prospettive per quest’anno?

Uno dei punti cruciali ruota intorno alla proroga dell’Opzione Donna, secondo la quale il pensionamento anticipato interesserebbe anche le donne con 57 anni e 35 anni di contributi.

La Fornero, intervistata per l’occasione, ha dichiarato che il referendum è ininfluente, dal momento che i giudici non daranno mai l’okay per una “pessima manovra politica” (ossia la pensione anticipata). Mentre, Cesare Damiano, esponente Pd che affronta spesso le tematiche del lavoro, ha dichiarato che la riforma Fornero sulle pensioni va cambiata a prescindere dal risultato del referendum.

E’ in corso un braccio di ferro a distanza. A decidere la questione “pensione anticipata e referendum” sarà il Governo ma per ora tutto tace. Per ricevere gli ultimi aggiornamenti resta connesso con il nostro portale dedicato alla materia della pensione anticipata.

 

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