Pensione anticipata per disabili: ecco chi può usufruirne

La pensione anticipata per disabili è una prestazione economica che non è stata toccata dai numerosi cambiamenti che hanno rivoluzionato il sistema previdenziale nel 2011 in seguito all’introduzione della Legge Fornero.

Questo decreto legislativo ha determinato un innalzamento consistente dei requisiti d’accesso al trattamento pensionistico di vecchiaia sia per le donne, sia per i lavoratori di sesso maschile.

Chi ha diritto alla prestazione?

La pensione anticipata per disabili può essere richiesta da soggetti con un’invalidità minima dell’80% e con un’anzianità contributiva minima di almeno 15 anni al 31 dicembre 1995, data che è diventata fondamentale per calcolare la pensione in seguito al varo della Riforma Dini.

Grazie a questa prestazione le lavoratrici di sesso femminile hanno la possibilità di ritirarsi a 55 anni, mentre i lavoratori di sesso maschile a 60.

I requisiti anagrafici della pensione anticipata per soggetti con disabilità vanno comunque adeguati all’aspettativa di vita Istat.

Da considerare è anche la presenza della finestra mobile. Questi aspetti portano a capire che un lavoratore di sesso maschile con una disabilità dell’80% ha la possibilità di usufruire del trattamento di pensione anticipata per disabili una volta raggiunto il requisito anagrafico dei 60 anni e 7 mesi (questi parametri sono validi per il 2016).

Le lavoratrici di sesso femminile, invece, hanno la possibilità di andare in pensione anticipata per disabili a 55 anni e 7 mesi.

In entrambi i casi è valida una finestra mobile di 12 mesi.

Chi può ricevere la pensione anticipata per soggetti con disabilità?

La pensione anticipata per disabili è una prestazione che non è riservata a tutte le categorie di lavoratori. Risultano esclusi dal beneficio i lavoratori dipendenti attivi nel settore pubblico e i lavoratori autonomi.

L’accesso è invece consentito ai dipendenti del settore privato iscritti all’assicurazione generale obbligatoria.

Regole della pensione anticipata per i disabili: ecco cosa sapere

La ricezione della pensione anticipata per disabili è subordinata all’attenzione ad alcune regole specifiche. Una di queste prevede la necessità di presentarsi davanti a una commissione sanitaria dell’Inps per acquisire il diritto alla ricezione della pensione di vecchiaia.

La suddetta visita costituisce un passaggio necessario in quanto l’Inps deve accertare lo stato d’invalidità civile.

Pensione per i disabili vs pensione d’invalidità civile: ci sono differenze?

Per chiarire fino in fondo le cose in merito a pensione anticipata per disabili è necessario ricordare che il suddetto trattamento non va confuso con altre prestazioni conferite a soggetti che vivono una situazione di disabilità.

A tal proposito è bene ricordare che la prestazione in questione è diversa dall’assegno ordinario d’invalidità, che può essere ottenuto anche prima della maturazione dei requisiti per l’accesso al trattamento di vecchiaia.

Ci sono differenze anche con l’assegno d’invalidità civile, che non è configurabile come pensione da lavoro.

 

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