Pensione anticipata per disoccupati: Ape Social e Quota 41

La pensione anticipata per i disoccupati non sarà più un sogno: chi ha perso il lavoro, ma solo in determinate occasioni, potrà scegliere tra due opzioni che sono in grado di garantire una retribuzione mensile costante nel tempo.

Pensioni anticipata per disoccupati: la perdita del lavoro

Per poter usufruire delle tipologie di pensione previste per i disoccupati è necessario trovarsi in due particolari situazioni:

  • dimissioni per giusta causa che vengono date dal lavoratore stesso, quali mobbing o similari che hanno fatto modo che un dipendente non riesca a trovarsi a suo agio mentre svolge le mansioni che sono di sua competenza;
  • licenziamento, giustificato e non, ai danni di quel lavoratore. Riduzione del personale o altre situazioni similari fanno in modo che il disoccupato possa richiedere una delle due pensioni anticipate.

Quello del licenziamento, volontario o meno, rappresenta quindi l'unico requisito essenziale che accomuna le due tipologie di pensioni anticipate che potranno essere sfruttate dallo stesso lavoratore disoccupato.

Pensione anticipata per disoccupati: l'Ape Social

La prima opzione di pensione anticipata per disoccupati è l'Ape Social, che ha un tetto massimo di 1.500€ al mese, i quali potranno essere ottenuti fino al raggiungimento dell'età pensionabile classica, ovvero quella di vecchiaia.

Essendo stabilito il prossimo limite a 66 anni e sette mesi, partendo dal 2018, una persona che ha raggiunto i 65 anni d'età potrà conseguire questa pensione per circa un anno.

Vi sono dei requisiti minimi che devono essere rispettati per fare in modo che la persona disoccupata possa conseguire questo genere di finanziamento. Quali:

  • il disoccupato deve aver conseguito almeno trent'anni di contributi versati complessi: non importa se ha prestato servizio per diverse compagnie, in quanto vengono presi in considerazione solo gli anni di contributi versati;
  • l'ex lavoratore non deve percepire altri ammortizzatori sociali da tre mesi nel momento in cui invia la domanda.

La quota 41, la seconda opzione di pensione anticipata per disoccupati

La quota 41 è la seconda strada che possono percorrere i disoccupati che vogliono andare in pensione in maniera anticipata.
In questo caso i requisiti risultano essere completamente differenti:

  • il primo riguarda i contributi: come suggerisce il nome stesso si parla di 41 anni di contributi versati da parte del lavoratore stesso;
  • il secondo consiste nel fatto che, il pensionato disoccupato, deve aver lavorato per almeno dodici mesi prima del compimento dei 19 anni d'età.

Si tratta di due requisiti che rendono differenti le due tipologie di pensioni e che fanno in modo che i pensionati disoccupati possano scegliere quella che risponda ai propri requisiti.

Altri aspetti importanti da considerare

Entrambe le pensioni non sono soggette alla restituzione da parte dei pensionati poiché non si tratta di un finanziamento che viene erogato dalle banche.

Di conseguenza, chi ha perso il lavoro prima del previsto, sarà in grado di sfruttare uno dei due tipi di pensione anticipata per disoccupati.

 

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