Pensione Anticipata, un affare per Banche e Assicurazioni

Da diversi mesi il governo è al lavoro sul tema delle Pensioni, la carne al fuoco è davvero tanta c'è il problema del bonus lavoratori precoci, la questione che riguarda il blocco della speranza di vita, la ricongiunzione contributi, i lavori usuranti, la perequazione delle pensioni....ma il tema che più di tutti è al centro dell'attenzione sia del governo che delle parti sociali è l'anticipo di pensione con prestito ribattezzato "APE".

Su questo aspetto governo e sindacati si stanno incontrando da mesi ma senza giungere ad una soluzione, ci sono solo proposte fatte dal governo che non vengono considerate valide dalle varie sigle sindacali.

Il governo in pratica ha proposto, a chi vorrà andare in pensione qualche anno prima, di poterlo fare ma a determinate condizioni che prevedono la stipula di un vero e proprio mutuo da parte del pensionato, che servirà a pagare la pensione mensile fino al raggiungimento dell'età pensionabile.

Il mutuo verrà stipulato attraverso le banche che aderiranno alla proposta con la sottoscrizione anche di polizze assicurative che coprano il rimborso in caso di decesso del pensionato.

Il denaro che le banche emetteranno a favore del pensionato quest'ultimo dovrà restituirlo sotto forma di rata mensile una volta ricevuto il primo assegno mensile di pensione, quindi a conti fatti la pensione se la pagherà lo stesso pensionato, nonostante per una vita lavorativa gli siano stati versati ogni mese i contributi.

Pensione Anticipata, un affare per Banche e Assicurazioni

I sindacati ovviamente non sono per nulla d'accordo con questa proposta avanzata dal governo Renzi, poiché in nessun modo si dovranno chiedere ulteriori sacrifici ai lavoratori prossimi al pensionamento.

Inoltre da più parti piove l'accusa che il governo abbia messo in atto questa proposta per favorire le banche e assicurazioni, visto che i pensionati nelle rate che mensilmente si troveranno a pagare, ci saranno gli interessi e le spese assicurative.

In pratica i pensionati si troveranno la pensione decurtata, di quanto? Il portale BlogLavoro.com ha fatto due calcoli, prendendo come esempio una pensione di 1.500 € mensili e ipotizzando di voler andare in pensione anticipatamente di 2 anni, per questi 2 anni la banca pagherà la tua pensione dandoti 39.000 €, tu ripagherai questo prestito alla banca attraverso un mutuo ventennale con un interesse al 3% fisso.

Il risultato sarà che in 20 anni il pensionato restituirà 51.900 € per cui la banca intascherà 12.900 € di solo interesse, con delle rate mensili a carico del pensionato di 216 € che di fatto decurteranno la pensione dai 1.500 € iniziali ai 1284 € finali.

Quando si parla di prestiti o mutui elargiti a persone avanti con l'età, per gli istituti che concedono il prestito rappresenta un rischio poiché non è un raro che la persone possa passare a miglior vita prima che riesca ad estinguere il prestito, a questo punto entrano in gioco le assicurazioni che dovranno garantire il saldo del prestito in caso di morte del pensionato.

Dato l'alto rischio in casi del genere le assicurazioni sui prestiti costano e non poco, ecco quindi come il governo grazie a questa proposta ha trasformato la previdenza sociale in soldi che entreranno nelle tasche delle banche e delle compagnie assicurative.

 

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