Pensione di inabilità: di cosa si tratta e chi ne ha diritto

La pensione di inabilità è un trattamento economico erogato a domanda. La platea dei beneficiari è costituita da soggetti di ambo i sessi giudicati incapaci, in seguito a specifici accertamenti medici, di svolgere qualsiasi tipo di attività lavorativa.

Un caso particolare in questo novero è quello delle persone non in grado di deambulare, che possono accedere all’assegno di accompagnamento. La possibilità di presentare la richiesta decade in caso di ricovero presso istituti di cura o di ricezione dell’assegno d’invalidità INAIL.

Pensione per gli invalidi: altre informazioni sui requisiti

Possono accedere alla pensione di inabilità i lavoratori dipendenti così come gli autonomi. Nella platea dei beneficiari della prestazione è possibile includere anche gli iscritti ai fondi pensione sostitutivi dell’AGO.

I soggetti che fanno richiesta per l’erogazione del trattamento pensionistico d’inabilità devono risultare incapaci in via permanente di svolgere un’attività lavorativa per motivi riconducibili a problemi sia fisici sia mentali.

Un altro requisito vincolante per presentare la richiesta e per ottenere una risposta positiva riguarda la possibilità di vantare almeno cinque anni di contribuzione effettiva nel lustro precedente all’istanza di accesso al trattamento.

Cosa si deve fare per ricevere il trattamento d’inabilità?

Il cittadino intenzionato a richiedere la pensione di inabilità deve anche cessare qualsiasi tipo di attività lavorativa.

Ciò significa provvedere anche alla cancellazione del proprio nominativo dagli elenchi di categoria e da un eventuale albo professionale.

Il soggetto deve anche rinunciare formalmente a qualsiasi trattamento di sostegno riservato a chi versa in stato di disoccupazione.

Domanda per il trattamento d’inabilità: ecco come presentarla

La domanda per la ricezione della pensione di inabilità può essere presentata sia per via telematizzata tramite i servizi online del sito Inps, sia contattando il numero 803164, i cui operatori sono abilitati alla ricezione delle domande di accesso alle prestazioni economiche assistenziali e non.

Fondamentale è che il soggetto interessato al trattamento si ricordi di allegare alla domanda il certificato medico attestante la condizione fisica o mentale che rende impossibile lo svolgimento dell’attività lavorativa.

A quanto ammonta il trattamento d’inabilità?

La pensione di inabilità, che decorre a partire dal primo giorno del mese successivo a quello in cui il soggetto interessato presenta la domanda di accesso, prevede l’erogazione di un trattamento che può essere calcolato sia con il sistema misto, sia con il sistema contributivo.

Il primo caso, che prevede chiaramente la sinergia tra sistema contributivo e sistema retributivo, vale per i soggetti che hanno il primo accredito contributivo prima del 31 dicembre 1995.

Se invece il cittadino che vuole accedere alla pensione di inabilità ha iniziato a versare i contributi dopo tale data, il trattamento viene calcolato sulla base del sistema contributivo.

Ricordiamo infine che la suddetta prestazione, a differenza dell’assegno ordinario d’invalidità, non ha una durata prefissata. Sulla base dei contenuti del decreto legge 222/1984 può però essere sottoposta a procedimenti di revisione con cadenza periodica.

 

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