Pensione di vecchiaia anticipata per invalidità: Novità 2017

In Italia, fino a qualche decennio fa, la pensione era la meta conclusiva di una vita lavorativa e di contributi versati. Oggi è diventata un incubo per chi ha il diritto di percepirla e una illusione per le giovani generazioni.

Ogni anno vengono introdotte normative e modifiche alle riforme in corso. Anche nel 2017 sono state proposte delle interessanti novità rispetto alla pensione di vecchiaia anticipata per invalidità. Vediamole insieme.

Cosa è cambiato con la Riforma Fornero

Nel gennaio 2012, entra in vigore la riforma delle pensioni, la Legge Fornero che ha lo scopo di unificare l'età dall'uscita dal lavoro uguale per tutti, ad eccezione delle persone che pur non avendo età minima, hanno lavorato per 41 o 42 anni.

Logica della riforma: migliora la qualità e aspettative di vita di conseguenza aumenta età limite pensionabile, e in poche parole si lavora per più anni.

La pensione di vecchiaia è il trattamento previdenziale che spetta ai lavoratori in possesso di requisiti di età e di contributi versati pari ad almeno 20.
Quindi l'elemento fondamentale, per la pensione di vecchiaia, è il possesso di una età minima.
Ancora per 2017 i numeri per avere la pensione di vecchiaia sono:

  • 65 anni e 7 mesi per le lavoratrici dipendenti del settore privato;
  • 66 anni e un mese per le lavoratrici autonome;
  • 66 anni e 7 mesi per le/i dipendenti pubblici.

Infatti,a partire dal 2012, con la Legge Fornero, i requisiti per avere diritto alla pensione sono cambiati con un aumento graduale dell'età minima.

Si può anticipare la pensione?

Oggi è possibile anche la pensione anticipata che può essere conseguita a prescindere dall'età anagrafica ai lavoratori iscritti all' assicurazione generale obbligatoria o alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi.

Inoltre è possibile richiedere la pensione di vecchiaia anticipata per invalidità, che vedremo nel dettaglio a breve.
La pensione anticipata nel 2017 prevede i seguenti requisiti:

  • gli uomini devono avere 42 anni e 10 mesi di contributi;
  • le donne 41 anni e 10 mesi, indipendentemente dall'età anagrafica e dallo status di lavoratore dipendente o autonomo.

Ape volontaria nella variante social - Quota 41 per i precoci

L'anticipo pensionistico, sarà sperimentale e durerà due anni, sino al 2018 con possibilità di proroga: potranno accedervi tutti i lavoratori dipendenti pubblici, autonomi e parasubordinati con almeno 63 anni ai quali non manchino più di tre anni e 7 mesi per maturare la pensione.

Accedere all'Ape social ha un costo poiché è un vero e proprio prestito sulla futura pensione con tassi e agevolazioni e la partecipazione dello Stato degli oneri finanziari collegati all'anticipo.

Il lavoratore si fa anticipare dalle banche l'importo pensionistico per il periodo che manca al raggiungimento della normale pensione di vecchiaia.

La somma anticipata verrà restituita a rate al raggiungimento dell'età pensionabile e per 20 anni, sotto forma i assegno trattenuto dalla Una norma che non fa differenza fra uomini o donne.

Pensione di vecchiaia anticipata per invalidità: l'Ape social agevolata

La pensione di vecchiaia anticipata per invalidità si divide in quattro categorie:

  • i lavoratori invalidi;
  • coloro che non hanno lavoro;
  • chi assiste parenti disabili;
  • i lavoratori addetti a lavori usuranti e gravosi.

L'ordinamento riconosce alcune particolari agevolazioni nei confronti dei lavoratori invalidi. Le prestazioni sono legate alla situazione di grave difficoltà, come assegno di accompagnamento, pensione di inabilità, o altre prestazioni a favore degli invalidi civili.

Già la riforma Fornero aveva lasciato intatti due istituti, ossia la pensione di vecchiaia e la pensione anticipata rispetto alla normativa generale che, come è noto, chiede 66 anni e 7 mesi di età per la vecchiaia oppure 42 anni e 10 mesi di contributi per il trattamento anticipato.

La legge di stabilità per il bilancio, dal primo maggio 2017, ha introdotto ulteriori benefici:

  • pensione di vecchiaia anticipata;
  • ape sociale a costo zero.

I lavoratori con una invalidità pari /maggiore del 74% possono andare in pensione a 63 anni senza dover ricorrere a prestiti bancari e senza dover restituire alcuna rata.

Inoltre possono disporre di un sussidio di accompagnamento alla pensione di vecchiaia, il cui valore è pari all'importo della pensione maturata entro un massimo di 1500 euro lordi.

 

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