Pensione Renzi 2017: ecco cosa succederà l’anno prossimo

Dal varo della Riforma Fornero gli scenari previdenziali non hanno subito importanti mutamenti. Per questo motivo tutti gli occhi sono puntati sui provvedimenti relativi a pensione Renzi 2017 e in particolare sulle novità legate alla flessibilità in uscita.

Governo e sindacati: i risultati del primo incontro

Oltre a parlare di pensione Renzi 2017 è necessario considerare il nodo dell’incontro tra il Governo e i sindacati, che si è svolto nella giornata del 14 giugno. Le tre principali sigle del Paese hanno messo a punto una piattaforma unitaria relativa alle tematiche previdenziali e l’hanno sottoposta a Giuliano Poletti.

Secondo quanto affermato da Susanna Camusso nel corso di alcune interviste, l’incontro non ha portato a nulla di concreto ma soltanto all’esposizione di proposte comuni. Tra queste spicca la necessità di mettere in primo piano la flessibilità in uscita come misura in grado di rimediare molte delle storture della Legge Fornero.

Oltre a ciò è bene ricordare la visione dei sindacati per quanto riguarda la pensione dei lavoratori precoci, per i quali si propone l’uscita dal lavoro con un montante contributivo svincolato dall’età anagrafica.

Pensioni 2017: la flessibilità nella Legge di Stabilità

Per quanto riguarda il futuro e la questione pensione Renzi 2017, è stato affermato da più parti che la misura della flessibilità in uscita verrà introdotta nella prossima Legge di Stabilità, con un ovvio studio sulla stabilità dei conti.

A tal proposito è bene ricordare che per concretizzare la misura il Governo ha in esame la proposta dell’Ape, ossia l’anticipo pensionistico.

Pensioni anticipate 2017: cos’è l’Ape?

Per chiarire le idee in merito a pensione Renzi 2017 è necessario parlare dell’Ape. Di cosa si tratta? Di una misura che consentirebbe ai nati tra il 1951 e il 1955 di andare in pensione prima, grazie a un prestito pensionistico restituibile in un lasso di tempo pari a 20 anni.

Questo vincolo a lungo termine ha destato non poche polemiche tra i detrattori del lavoro del Governo, che in questi mesi è stato accusato di non analizzare in maniera sufficientemente pratica i problemi previdenziali.

Ape: informazioni tecniche

Continuiamo a parlare di pensione Renzi 2017 e di Ape in particolare ricordando che il rimborso del prestito, che potrà essere erogato dall’Inps o da specifici istituti di credito, durerà 20 anni e non avrà ripercussioni sugli eredi in caso di soggetto del pensionato beneficiario.

Il pagamento delle rate avverrà tramite decurtazioni sull’assegno pensionistico mensile, con trattenute che potranno arrivare al 15%. Il Governo ha in studio forme di aiuto ai pensionati economicamente più deboli, che potranno usufruire di detrazioni che arriveranno quasi ad azzerare il debito.

Concludiamo ricordando che tra i punti di discussione che potrebbero riguardare l’ambito previdenziale nei prossimi mesi c’è anche la richiesta, avanzata dal vice presidente della Commissione Lavoro alla Camera Rizzetto, di estendere il contributivo donna anche ai lavoratori di sesso maschile, rendendo il regime sperimentale una misura strutturale.

 

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