Andare in pensione a 64 anni: quali i requisiti
Questo e il prossimo anno costituiscono un periodo utile per i lavoratori di usufruire della pensione contando sulle opportunità frutto di quanto previsto dall’articolo 24, comma 15-bis del Decreto legge 201 del 2011.
In base a quanto previsto dalla cosiddetta Legge Fornero, sia i lavoratori dell’ambito privato che hanno raggiunto la quota 96 entro il 2012, sia le lavoratrici, nel rispetto della stessa scadenza, con 60 anni di età e 20 di contributi possono conseguire il pensionamento una volta compiuto il 64esimo anno di età.
Quest’ultimo vincolo relativo all’età non è fisso, ma va rivisto sulla scorta dell’aspettativa di vita: fino al 2015 corrispondeva a 64 anni e 3 mesi, mentre dal 2016 si sono aggiunti altri mesi (nel complesso abbiamo quindi 64 anni e 7 mesi). Ogni profilo previdenziale va quindi analizzato alla luce dell’anno di riferimento.
Pensione anticipata per lavoratori privati
Dal punto di vista pratico si tratta di un’opportunità che permette di andare in pensione in anticipo di due anni rispetto a quanto previsto dal trattamento di pensione di vecchiaia. È un intervento che ha per oggetto esclusivamente i lavoratori dipendenti che afferiscono all’ambito privato.
Non possono godere di questa agevolazione i lavoratori autonomi e i dipendenti pubblici. Non solo per fruirne è necessario essere un lavoratore subordinato alla data del 28 dicembre 2011. Un aspetto che preclude molti richiedenti dall’accesso al pensionamento anticipato.
Ci sono poi tante situazioni a rischio. Immaginiamo un lavoratore che ha raggiunto la quota prevista sommando la contribuzione di gestioni speciali dei lavoratori autonomi. Se ad esempio un dipendente al 28 dicembre 2011 che negli hanno precedenti ha corrisposto i contributi come artigiano o commerciante, dovrà rispondere, al 31 dicembre 2012, della quota 97.
Tra i vantaggi rileviamo invece che non vi sono penalizzazioni in merito al trattamento pensionistico. Il dipendente conseguirà la pensione con le norme di calcolo retributive sulle anzianità maturate sino al 2011, mentre dal 2012 scattano quelle contributive.