Pensioni complementari Inps: cosa sono e quando convengono

Le pensioni complementari Inps si configurano come prodotti sempre più importanti per i lavoratori. Con la crisi di questi anni, infatti, è molto incerto il futuro previdenziale, in particolar modo dei giovani. Ecco perché sono sempre di più i contribuenti che, oltre che con la previdenza obbligatoria, si tutelano anche attraverso quella complementare.

Fondi pensione Inps: ecco cosa sapere

Quando si parla di pensioni complementari Inps si inquadrano i Fondi pensione. Come è chiaro dal nome stesso, si tratta di fondi dove i lavoratori possono versare parte del proprio stipendio, con l’obiettivo di arrivare alla fine della carriera professionale con una rendita maggiore per sostenersi durante gli anni della pensione.

I suddetti fondi sono finanziati in diversi modi, tra i quali è possibile ricordare i contributi dei datori di lavoro. Il contribuente che decide di versare parte del proprio stipendio ai fondi pensione può scegliere liberamente l’entità della cifra da investire.

Fondi pensione chiusi: di cosa si tratta?

Discutere di pensioni complementari Inps significa approfondire soprattutto le caratteristiche dei fondi pensione chiusi. Di cosa si tratta? Di fondi la cui creazione è da ricondursi ad accordi tra i lavoratori attivi in determinate categorie.

Qualche esempio? Il fondo pensione Espero, dedicato ai lavoratori del mondo della scuola o il Fondo Cometa, che si rivolge invece alla categoria dei metalmeccanici.

Fondi pensione aperti: tutte le informazioni per chi vuole sceglierli

L’universo delle pensioni complementari Inps comprende anche altre tipologie di Fondi pensione, ossia quelli aperti.

Si tratta di soluzioni che a livello tecnico sono uguali ai fondi pensione chiusi, fatta eccezione appunto per la possibilità di adesione anche da parte di chi non è attivo in una determinata categoria professionale. I fondi pensione aperti sono quindi privi di qualsiasi esclusività e, nella maggior parte dei casi, sono gestiti da banche o da compagnie assicurative private.

A questi fondi è possibile aderire individualmente, senza la necessità di fare riferimento ad accordi di categoria.

Piano individuale pensionistico: di cosa si tratta e cosa consente di fare

Oltre che di pensioni complementari Inps è necessario parlare anche di piano individuale pensionistico. Il PIP è una forma di previdenza complementare totalmente individuale, che consente a chi la sottoscrive di versare somme periodiche, deducibili fiscalmente, che vanno a integrarsi al trattamento pensionistico risultante dalla previdenza obbligatoria.

I titolari di piani individuali pensionistici possono richiedere un anticipo di quanto versato in caso di spese sanitarie importanti – in tali circostanze si riceve il 75% delle somme accantonate – di acquisto o ristrutturazione della prima casa o di altre esigenze di natura personale.

Qualora il titolare di un PIP dovesse cessare la propria attività lavorativa, ha la facoltà di richiedere il 50% di quanto accantonato.

Si può invece ritirare la totalità della somma nell’eventualità di una sopravvenuta invalidità permanente.

 

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