Pensioni cosa potrebbe cambiare nel 2017: le novità del Governo Gentiloni

Con la vittoria del NO al referendum dello scorso 4 dicembre si è aperto un periodo d’incertezza politica che ha portato alla nomina di Paolo Gentiloni come nuovo capo del Governo. Sono in molti a chiedersi, visto questo nuovo scenario, pensioni cosa potrebbe cambiare.

Riforma pensioni: le novità per il 2017

Le domande in merito a pensioni cosa potrebbe cambiare sono più che legittime se si pensa che il pacchetto previdenziale è una delle novità più attese per il prossimo anno. Le innovazioni che porterà sono legate prima di tutto alla flessibilità in uscita, che verrà concretizzata tramite l’APE, il prestito pensionistico ventennale richiedibile a partire dai 63 anni.

Il prestito in questione è rimborsabile tramite decurtazioni sull’assegno. Per i disoccupati di lungo corso, i care givers che devono occuparsi di un familiare disabile e i contribuenti che fanno lavori particolarmente faticosi è a carico dello Stato (APE social).

Pensioni 2017: non solo APE

Chi si preoccupa relativamente a pensioni cosa potrebbe cambiare non pensa soltanto all’APE, ma anche ad altre importanti misure come l’aumento dei beneficiari della quattordicesima e la ricongiunzione gratuita dei contributi. Altro punto essenziale è l’inclusione di nuovi beneficiari nell’ottava salvaguardia degli esodati.

La buona notizia in merito è che non c’è motivo di preoccuparsi, in quanto il pacchetto previdenziale fa parte della Legge di Bilancio 2017, approvata definitivamente nei giorni successivi alle dimissioni di Renzi, congelate temporaneamente da Mattarella proprio per garantire la presenza di un esecutivo in un momento tanto importante come l’approvazione della Legge di Stabilità.

Governo Gentiloni: al nuovo esecutivo spetta solo l’attuazione delle norme

Continuando a parlare di pensioni cosa potrebbe cambiare è necessario specificare che al nuovo esecutivo spetta solo l’attuazione di una legge che, a tutti gli effetti, è già approvata. Come già ricordato non è il caso di preoccuparsi. Diversa potrebbe essere la situazione in caso di crisi più radicale e, a breve, di nuove elezioni. In un caso del genere gli equilibri definiti dal Governo Renzi verrebbero messe seriamente in discussione.

Pensioni novità: nessun cambio di programma per i lavoratori in attesa di risposte

La principale risposta alla domanda pensioni cosa potrebbe cambiare è quindi molto rassicurante per i lavoratori che attendono ormai da mesi chiarimenti su diversi temi, in particolare sulla flessibilità in uscita.

A questo punto non resta che vedere al banco di prova l’APE, il prestito pensionistico le cui regole permettono alle aziende di versare una contribuzione correlata a quella principale, in modo da aiutare il lavoratore che vuole abbandonare il mondo del lavoro tre anni prima del previsto a pagare in maniera più agevole l’APE volontario.

La riforma delle pensioni, che comunque mantiene alcuni dei capisaldi della Legge Fornero, è quindi salva e non fa parte dei punti in agenda per il Governo Gentiloni, che dovrà invece gestire il percorso di adozione della legge elettorale.

 

 

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