Prestiti pluriennali diretti Inpdap: i costi nel 2015

Prestiti pluriennali diretti Inpdap 2015

I prestiti pluriennali diretti Inps e Inpdap si rivolgono ai dipendenti e ai pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e come negli anni precedenti, anche nel 2015, prevedono l’erogazione di somme di denaro per far fronte a necessità personali e familiari documentate e soprattutto rientranti nelle casistiche previste dal Regolamento. Il finanziamento può avere una durata di cinque anni con la restituzione del debito in 60 rate mensili o di dieci anni da restituire poi in 120 rate mensili.

Ad accedervi potranno essere soltanto coloro che risultano iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali con quattro anni di anzianità di servizio utile alla pensione e con quattro anno di versamento contributivo alla predetta Gestione unitaria. Per quanto riguarda gli iscritti in servizio devono presentare un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Secondo il nuovo regolamento, entrato in vigore dal 1° ottobre 2011, l’iscritto può richiedere ed ottenere un prestito anche per l’acquisto della casa di residenza del figlio maggiorenne, intenzionato a creare un nucleo familiare autonomo.

La rata mensile, detta anche quota cedibile, non può superare un quinto dello stipendio o della pensione. Ma è giusto sapere che ci sono dei costi aggiuntivi: sulla prestazione si applicano, infatti, un tasso di interesse, un’aliquota per spese di amministrazione e una per fondo rischi.

Vediamo come:

  • tasso d’interesse nominale annuo del 3,50%;
  • spese di amministrazione: 0,50%;
  • premio fondo rischi: per contratto di cinque anni è pari al 4,03% con età pensionabile di 65 anni; è invece del 18,64% con età pensionabile superiore ai 65 anni. In entrambi i casi il Taeg sarà pari al 4,11%. Il premio fondo rischi per contratto di dieci anni precede invece il 5,60% con età pensionabile di 65 anni e il 25,51% con età pensionabile superiore ai 64 anni. Il taeg, in questo ultimo caso, sarà pari al 4,01%.

La restituzione del prestito avrà inizio dal secondo mese successivo a quello di concessione.

La domanda, corredata da tutta la documentazione richiesta, deve essere inviata esclusivamente in via telematizzata, come previsto dalla Determinazione presidenziale n. 95/2012, attraverso il servizio on line Domande web Prestiti Pluriennali. Per  gli iscritti in servizio, le domande devono essere presentate attraverso l’amministrazione di appartenenza;  i pensionati  iscritti al Fondo Credito, presentano invece la domanda  in via telematica accedendo all’Area riservata del sito internet - Inps con il Pin dispositivo per la compilazione e l’invio on-line.

Alla domanda deve essere allegata la documentazione attestante lo stato di bisogno e l’eventuale spesa a seconda della motivazione prevista nel Regolamento e  un certificato medico di sana costituzione fisica (rilasciato da un medico della ASL o da un ufficiale medico in attività di servizio o da un medico incaricato dall’Amministrazione dalla quale dipende il richiedente, non oltre 45 giorni prima della presentazione della domanda all’Inps Gestione Dipendenti Pubblici (art. 15 D.P.R. 895/50).

Non si può rinnovare una cessione in corso se non sono passati due anni dall’inizio di una cessione di durata quinquennale o quattro anni dall’inizio di una cessione decennale. Prima che siano trascorsi due anni dall’inizio di un prestito quinquennale, è possibile richiedere un prestito decennale, purché l’interessato non abbia fruito in precedenza di altre cessioni decennali.

Nel momento in cui ci sarà la nuova concessione, sarà estinta anticipatamente la precedente e la restituzione della quota del premio compensativo del rischio si effettua mediante compensazione con il premio dovuto sulla nuova operazione. È consentita, inoltre, l’estinzione anticipata in qualsiasi momento mediante versamento del debito residuo. Al richiedente verrà restituita la quota del fondo rischi in relazione al periodo di abbreviazione della garanzia.

Qualora l’estinzione sia intervenuta prima due anni per i prestiti quinquennali e quattro anni per i prestiti decennali, l’interessato non potrà richiedere una nuova cessione finché non sia trascorso almeno un anno dall’estinzione del debito precedente. Il link seguente tratta i prestiti pluriennali diretti Inpdap: lo consigliamo a chi volesse approfondire la tematica.

 

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