Proposte pensioni: le novità con la ripresa dei lavori

Le proposte pensioni sono al centro dell’attenzione in questi ultimi mesi prima della definizione della Legge di Stabilità, sulla quale ci sono molte attese.

Da tempo ormai si spera che con la prossima Legge di Stabilità vengano risolte, tramite l’introduzione della flessibilità in uscita, molte delle storture portate in primo piano dalla Legge Fornero.

Novità pensioni: incontro tra sindacati e Confindustria

Per quanto riguarda le proposte pensioni e i nuovi assetti del sistema previdenziale è bene ricordare l’incontro che nella giornata di ieri ha visto confrontarsi i rappresentanti delle principali sigle sindacali con quelli della Confindustria.

L’obiettivo principale di questo tavolo, che ha visto i sindacati tornare a dialogare dopo i confronti con il Governo, è stato quello di definire le modalità di azione sull’APE, il prestito pensionistico che concretizzerebbe la flessibilità in uscita inizialmente per i nati tra il 1951 e il 1953.

Proposte sulle pensioni: come verrebbero gestiti i fondi

Durante l’incontro tra sindacati e Confindustria si è discusso della gestione dei fondi per il pacchetto previdenziale.

Tra le proposte pensioni degne di nota nel mese di agosto ne è infatti arrivata una da Confindustria, che si è offerta di prestare ai lavoratori che faranno richiesta per l’APE parte della somma necessaria.

Per ora non si hanno ulteriori dettagli ufficiali sulla suddetta proposta.

Riforma delle pensioni: quali sono gli obiettivi delle parti sociali

In un clima ricco di proposte pensioni è senza dubbio importante parlare di penalizzazioni e di modalità di restituzione dell’APE.

Le parti sociali stanno lavorando proprio su questo fronte, con l’obiettivo di dare risposte certe soprattutto ai lavoratori meno abbienti, per i quali il prestito pensionistico costituirebbe un onere eccessivo.

A tal proposito è utile fare riferimento alla fine del versamento di mobilità, una cifra che potrebbe confluire nei fondi utili al finanziamento del nuovo pacchetto pensioni.

In tal caso i vantaggi per le nuove pensioni sarebbero considerevoli. L’APE in particolare potrebbe essere applicato senza eccessive penalizzazioni per i lavoratori che lo scelgono come mezzo per la flessibilità in uscita.

Proposte per i lavoratori precoci: sempre più probabile il bonus contributivo

Per quanto concerne le proposte pensioni relative alla situazione dei lavoratori precoci è bene specificare che si fa sempre meno probabile la possibilità dell’applicazione della Quota 41, il meccanismo di uscita slegato dall’età anagrafica e connesso invece all’anzianità contributiva.

Plausibile è invece l’applicazione del bonus contributivo.

Altro argomento molto caldo è quello dell’aumento delle pensioni minime, che potrebbe essere possibile grazie all’aiuto di Confindustria.

Intervenire con aumenti immediati per tutti è impossibile, motivo per cui il Governo sta studiando l’idea di una riforma in due fasi per dilazionare la spesa di 3,5 miliardi di euro.

Per sapere qualcosa di più certo è però necessario attendere la conclusione dei vari incontri tra Governo, Confindustria e parti sociali.

 

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