Quale pensione avrò: guida essenziale per il lavoratore

Farsi domande sul proprio futuro previdenziale è giusto e naturale. Sono tantissime le persone che, non a caso, si chiedono quale pensione avrò. Per rispondere a questo interrogativo vanno presi in considerazione tanti fattori, che comprendono per esempio l’anzianità contributiva.

Come capire quanto si percepirà di pensione: i sistemi di calcolo

Per rispondere in maniera completa alla domanda quale pensione avrò bisogna partire dalle basi e parlare dei sistemi di calcolo del trattamento pensionistico.

Il sistema italiano ne prevede due: il contributivo e il retributivo. I casi in cui entrambi i sistemi di calcolo convivono sono quelli dei trattamenti pensionistici calcolati con il sistema misto.

Entriamo nel vivo della situazione ricordando che il calcolo del trattamento pensionistico con metodo contributivo, come è chiaro dal nome stesso, prevede come principale punto di riferimento i contributi versati dal lavoratore nel corso della sua carriera.

Le suddette somme vengono poi associate a un’aliquota di computo che varia a seconda che si parli di dipendenti, di lavoratori autonomi o di iscritti alla Gestione Separata INPS.

Il metodo retributivo, invece, si basa sulle ultime retribuzioni ricevute dal lavoratore nel corso della carriera e implica un assegno pensionistico più alto.

Quanto avrò di trattamento pensionistico: vediamo i casi principali

Quando ci si chiede quale pensione avrò, come già ricordato, bisogna tenere conto di diversi aspetti. Uno di questi è l’anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, data considerata discriminante in seguito al varo della Riforma Dini, che ha introdotto appunto i diversi sistemi di calcolo.

Chi al 31 dicembre 1995 poteva vantare una contribuzione inferiore ai 18 anni avrà la pensione calcolata con il metodo retributivo per gli anni maturati fino alla suddetta data, oltre la quale, invece, si considera il metodo contributivo.

Un ulteriore caso da prendere in considerazione è quello dei lavoratori con una contribuzione superiore ai 18 anni al 31 dicembre 1995. In tali circostanze si parla del retributivo per le anzianità maturate fino al 31 dicembre 2011, e del contributivo per quelle maturate dopo il 1° gennaio 2012.

Calcolo pensione: il caso di chi ha il primo accredito contributivo dopo il 1° gennaio 1996

I giovani che si chiedono quale pensione avrò e che hanno il primo accredito contributivo dopo il 1° gennaio 1996 hanno solo un riferimento per il calcolo del trattamento, ossia il sistema contributivo che, come già ricordato, implica l’erogazione di un assegno di entità inferiore.

Pensione con l’Opzione Donna: ecco cosa sapere

Continuiamo a rispondere alla domanda quale pensione avrò parlando del caso dell’Opzione Donna, il regime sperimentale entrato per la prima volta in vigore nel 2004.

Grazie a questa opzione le donne con almeno 57 anni e 3 mesi di età e 35 anni di contributi alle spalle possono andare in pensione prima.

L’unico punto da considerare è l’obbligo di accettare l’assegno calcolato con il metodo contributivo, il che implica un trattamento più basso del 25/30% rispetto a quello calcolato con il retributivo.

I requisiti per l’accesso all’Opzione Donna vanno maturati considerando come termine ultimo il 31 dicembre 2015.

 

Maggiori informazioni qui:
Ti è piaciuto l'articolo? Sei rimasto soddisfatto? Aiutaci a far crescere il portale clicca qui: