Quali sono le novità pensione anticipata 2015?

Pensione anticipata 2015: cosa ci attiene per il prossimo anno?

La questione della pensione anticipata resta al centro del dibattito politico. Tra le proposte che hanno ottenuto il maggiore consenso negli ultimi tempi vi sono la pensione anticipata anagrafica, quella contributiva e alcuni soluzioni che si pongono a metà, dalla cosiddetta Quota 100 all’erogazione del prestito Inps.

Pensione anticipata 2015: le alternative al vaglio dell’Esecutivo

All’interno della Legge di Stabilità sono stati introdotti degli emendamenti, relativi al settore pensionistico, che hanno avuto degli effetti positivi rilevanti in merito ai lavoratori precoci e i lavori usuranti. È passato l’emendamento Gnecchi-Damiano, che permetterà, da gennaio 2015 alla fine del 2017, a quanti hanno maturato i requisiti contributivi previsti per legge di fruire della pensione anticipata anche prima dei 62 anni senza andare incontro ad alcuna penalizzazione.

Vi sono comunque dubbi sul fatto che l’assenza delle penalizzazioni possa essere limitato esclusivamente alle pensioni inferiori ai 3.500 euro lordi al mese. L’opzione donna non è stata ancora prorogata, ma è comunque lasciata in sospeso fino a nuove indicazioni dal parte del dicastero del lavoro. L’Inps andrà ad accogliere le richieste di pensione anticipata a 57 anni per le dipendenti e 58 per le autonome fino al 31 dicembre 2015.

Il Ministro Poletti ha reso noto che l’Esecutivo per il 2015 sta prendendo in esame diverse opzioni pensionistiche a favore della flessibilità. Tra le proposte considerate dal Governo troviamo la cosiddetta Quota 100, frutto della somma tra età anagrafica e contributiva, e la pensione anticipata anagrafica (dai 62 anni) una volta conseguiti i 35 anni di contributi, che consentirebbero ai lavoratori di fruire anticipatamente alla pensione mediante un sistema di penalizzazioni e premi. Questi sarebbero il frutto dell’uscita preventiva o successiva al conseguimenti del requisito anagrafico previsto dall’attuale Legge Fornero.

La pensione anticipata contributiva è una soluzione accolta con favore da parte dei lavoratori, indispensabile, nell’ipotesi considerata, il raggiungimento di 40 anni di contributi, a prescindere dall’età del lavoratore. È comunque presa in esame la prospettiva della mini pensione con prestito Inps, che consentirebbe ai lavoratori prossimi alla pensione di accedervi con un assegno corrispondente a 600-700 euro. Il prestito sarà restituito con contenute decurtazioni mensili sull’assegno pensionistico.

Sono quindi numerose le alternative adesso al vaglio dell’esecutivo, dalla pensione anticipata agrafica a quella contributiva. Qual è sarà l’indirizzo assunto del Governo, quali novità ci attendono per il prossimo anno?

 

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