La riforma pensioni sembra essere uno dei prossimi punti nell'agenda del Governo Renzi dopo il Jobs Act. Ecco le novità più attese in merito da diverse categorie di lavoratori.
Riforma delle pensioni: quali novità si prospettano?
Dai sindacati arrivano delle richieste specifiche a Renzi per quanto riguarda la riforma pensioni: soprattutto l'argomento pensione anticipata è sentito importante, con istanze relative a una fruizione più flessibile di questo beneficio. In prima linea rimane sempre la proposta di Cesare Damiano, secondo la quale la pensione anticipata verrebbe resa disponibile a partire dai 62 anni di età, a fronte del perfezionamento di 35 anni di contributi (potrebbero così avvicinarsi di più alla pensione anche lavoratori più giovani, per esempio persone con 60 anni di età e la maturazione di 40 anni di contributi). Dai sindacati sono arrivate altre richieste relative al ricalcolo delle pensioni di reversibilità.
Riforma delle pensioni: il nodo della previdenza complementare
Tra i nodi da risolvere riguardo alla riforma pensioni riguarda la previdenza complementare. Dai sindacati, in particolare dalla segretaria della Cisl Furlan, arriva la richiesta di renderla obbligatoria, con l'obiettivo di tutelare i lavoratori più giovani, per i quali il futuro previdenziale è molto incerto. Tra gli ostacoli più consistenti in questo campo è possibile ricordare il recente aumento delle tasse sui fondi pensione, la cui aliquota è aumentata dall'11,5 al 20% nell'ultimo anno. Dall'incontro di ieri tra i sindacati e il Ministro Poletti non è però trapelato nulla in merito a una prossima riforma delle pensioni.